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16:23:00 - 24 DICEMBRE 2015

Saline Joniche: NO alla Centrale di Carbone SI alla discarica su Ponte Lungo diventata una vera bomba ecologica

Saline Joniche: NO alla Centrale di Carbone SI alla discarica su Ponte Lungo diventata una vera bomba ecologica -

La situazione di Saline Joniche ormai è preoccupante, tantissime sono state le denunce di questi anni, ma che a nulla sono servite. Saline Joniche è rimasta abbandonata a se stessa e ormai somiglia sempre di più a una discarica a cielo aperto. Una vera e propria bomba ecologia, infatti l’alveo del torrente Molaro II in località Ponte Lungo è stato completamente invaso da rifiuti di ogni genere: materassi, sanitari, frigoriferi, carcasse di televisori, ruote e tanto altro, come i mucchietti di eternit sparso qua e là senza alcuna protezione che protegga l’aria dalle particelle cancerogene e velenose.
Questa situazione dura da troppo tempo, e da molto più tempo dura il fatto che questi “criminali ambientali” rimangono puntualmente impuniti e le istituzioni e le politiche del luogo sembrano non accorgersi di quello che sta succedendo sotto gli occhi di tutti. 
Adesso l’area è stata posto sotto sequestro dopo essere stata sigillata, dopo questo primo passo si sono svolti dei tavoli congiunti tra istituzioni e forze dell’ordine che hanno cercato insieme una soluzione per ridare decoro alla zona e a tutta Saline Joniche, ma nonostante questo la situazione lungo il Ponte Lungo non sembra migliorata ma peggiorata. 
L’ultimo sequestro dell’area era avvenuto nel Marzo del 2014, quindi parliamo di un problema che va avanti da più di due anni ormai, nonostante questo il sindaco Ugo Suraci con un ordinanza aveva interdetto l’area al transito e la bonifica rimase e rimarrà ancora un miraggio.
Una riflessione va sicuramente fatta se si pensa che oggi Saline Joniche è davvero una discarica a cielo aperto abbandonata a se stessa, mentre, nel 2015, si era deciso proprio di non creare la Centrale di Carbone proprio perché nel 2012 era stato presentato un ricorso al Tar da Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF e poi unificato a quello della Regione Calabria portato avanti dall’ex governatore Scopelliti contro la realizzazione della Centrale, che intanto aveva ottenuto tutti i pareri positivi dal Governo centrale e aveva superato i certificati richiesti a livello nazionale. 1.000 nuovi posti di lavoro sfumati, perché una centrale a Carbone avrebbe inquinato l’aria e l’ambiente e la terra e il cielo, mentre una discarica abusiva, che non si riesce a bonificare, piena di materiale inquinato e pericoloso è lasciata lì, a crescere senza che nessuno faccia niente. 

Carlotta Tomaselli

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