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11:52:00 - 29 DICEMBRE 2015

ABBRACCIATA ALLA MAMMA MUORE A 6 ANNI LA PICCOLA GAIA UCCISA DAL 'KILLER SILENZIOSO'

ABBRACCIATA ALLA MAMMA MUORE A 6 ANNI LA PICCOLA GAIA UCCISA DAL 'KILLER SILENZIOSO' -

Il bacio della buonanotte, le coperte rimboccate e quel caldo abbraccio che si è rivelato essere l'ultimo per la piccola Gaia Piccaro. La bambina di sei anni trovata morta nel lettone accanto alla madre Romina Maiolino, di 36 anni, nella loro casa di Buonvicino nel cosentino. Una tragedia che sembra non avere più misteri a uccidere la piccola e a ridurre in fin di vita la giovane donna sarebbe stato il monossido di carbonio, il cosiddetto killer silenzioso si sarebbe sprigionato dall'impianto di riscaldamento. Col passare del tempo è questa l'ipotesi che  si va delineando. Gaia e Romina non si sarebbero neppure rese conto di star respirando quel gas letale. Il corpicino della bambina non avrebbe retto, sarebbe passata velocemente dal sonno alla morte. Sarà l'autopsia, tuttavia, a togliere ogni dubbio sulla causa del decesso di Gaia che tutti oggi ricordano come una bimba sempre allegra e sorridente, piena di energia e voglia di fare.
 Erano da poco trascorse le otto quando insospettiti dal non vederle arrivare i familiari hanno dato l'allarme. In un primo momento si era pensato ad un allontanamento, poi l'agghiacciante scoperta. I due corpi ancora vicini sul letto matrimoniale della casa bianca di contrada Mezzane. Immediato il trasporto della 36enne all'ospedale Annunziata di Cosenza in elisoccorso. Le sue condizioni restano ancora gravi, i medici del reparto di terapia intensiva non hanno ancora sciolto la riserva sulla prognosi, ma fortunatamente sembra che la donna non sia in pericolo di vita. Romina è conosciuta e ben voluta in paese per il suo attivismo nella parrocchia locale. "Canta in un coro, si occupa degli altri" racconta chi la conosce bene. E adesso in molti pregano per lei. 
I vigili del fuoco del distaccamento di Scalea, giunti sul posto, hanno lavorato per ore per tentare di individuare il guasto nel vecchio e malandato impianto di riscaldamento. Il procuratore Bruno Giordano, che sin dall'inizio segue il caso, ha riferito che ogni elemento sarà vagliato.
 Intanto pregano parenti e amici.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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