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10:14:00 - 12 GENNAIO 2016

UNA FRANA MINACCIA PLATI': A RISCHIO DECINE DI EDIFICI

UNA FRANA MINACCIA PLATI': A RISCHIO DECINE DI EDIFICI -

E' un fenomeno in continua evoluzione quello che in queste ore si sta abbattendo su Platì. Il piccolo centro del reggino da alcuni giorni, infatti, è interessato da una frana che tecnicamente rientra in quei tipi  classificabili come del tipo 'scorrimento colata' di vaste dimensioni. La preoccupazione è tale che nel week-end il commissario prefettizio Luca Rotondi ed il responsabile dell'UTC Antonio Marvelli, hanno chiesto l'intervento della Protezione Civile Regionale, che si è recata sul posto tempestivamente nella notte di sabato, con un sopralluogo di ricognizione eseguito dal massimo dirigente calabrese in persona, Carlo Tansi, coadiuvato da Edoardo D'Andrea, funzionario responsabile del Settore emergenze della stessa Unità operativa. Dai rilievi effettuati pare che il corpo franoso sia lungo oltre 170 metri e largo 30. La frana si è materializzata travolgendo un fabbricato destinato a deposito adiacente un edificio dove alloggiano due famiglie in contrada Vignale. Solo per un fortunato caso non si sono contati feriti. Gli edifici, ovviamente, sono stati fatti sgomberare. Tuttavia, il rischio resta alto. Il sopralluogo  è servito anche a constatare lo stato delle cose nel "Vallone Mastro Paolo", il quale risulterebbe ostruito. Un vero problema per Platì, centro non nuovo ad eventi del genere, perchè nonappena riprenderà a piovere l'acqua che non potrà defluire liberamente potrebbe creare il cosiddetto effetto diga. Il pericolo, a quel punto, sarebbe alto per le decine di edifici sottostanti l'area in questione per possibili rimobilizzazioni del corpo di frana a causa delle notevoli pressioni idriche che possono instaurarsi nel tratto di torrente ostruito. L'area interessata dal dissesto è in costante osservazione, monitorata dalla Protezione civile regionale che lavora in sinergia con i tecnici dell'Amministrazione comunale. Preoccupa la possibile evoluzione del fenomeno che potrebbe estendersi fino al sottostante cuore del centro abitato di Platì. Insomma, il dissesto idrogeologico non smette mai di tenere con il fiato sospeso la nostra regione. Solo quando le condizioni meteorologiche saranno migliorate allora sarà possibile provvedere in tempi rapidi a liberare il torrente dall'occlusione ed effettuare opere provvisorie di canalizzazione delle acque.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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