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10:00:00 - 16 GENNAIO 2016

La Corte dei Conti della Regione: senza patrimonio. Fino al 2014 spesi 6 milioni di euro per fitti passivi

La Corte dei Conti della Regione: senza patrimonio. Fino al 2014 spesi 6 milioni di euro per fitti passivi -

“Inattendibilità delle informazioni contabili, sia sotto l’aspetto finanziario che patrimoniale e, sotto quest’ultimo profilo, con particolare riferimento alla incompletezza dell’inventario dei beni mobili e immobili”.
Lo afferma, nella sua relazione, la Sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei conti, guidata dal presidente facente funzioni Giuseppe Ginestra, che ha analizzato la gestione del patrimonio della Regione Calabria, per il periodo compreso tra il 2009 e il 2014.
Si tratta di un buco nero tratteggiato il 118 pagine, con grafici e tabelle, dalla sezione controllo della Corte dei Conti, la sintesi è che le informazioni sul patrimonio “sono inattendibili” tanto che secondo i giudici “non appare ancora manifesta una decisa volontà dell’Ente nei confronti della valorizzazione e conoscibilità del patrimonio pubblico, anche da parte dei cittadini”. E non potrebbero essere diverso visto che il 95% dei fabbricati e il 74,5% dei terreni non sono inventariati.
Ma i riflettori sono puntati anche sulla competenza del settore Lavori pubblici, sulla Sorical, sui dipartimento Agricoltura, Foreste ed Attivita’ produttive, oltre agli enti gestori Afor, Arssa e Consorzi industriali delle cinque province calabresi. 
Rispetto agli aggiornamenti mancati, la Corte dei conti ha evidenziato che “nel 2014 la Regione ha potuto aggiornare i dati solo con riferimento agli stati di avanzamento dei lavori della Cittadella regionale”. 
La relatrice ha infine sostenuto che “la ricognizione e il riordino dei beni immobili di proprietà regionale debba necessariamente derivare dal coordinamento delle attività di uffici ed enti regionali. La disorganizzazione e la mancanza di comunicabilità tra gli stessi determinano, pertanto, una gestione non razionale del patrimonio regionale e, pertanto, non efficace, efficiente ed economica”

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