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11:15:00 - 21 GENNAIO 2016

Rimborsopoli: l'ex Assessore De Gaetano ‘illegittima la mia detenzione’

Rimborsopoli: l'ex Assessore De Gaetano ‘illegittima la mia detenzione’ -

L’assessore (ex) regionale alle Infrastrutture della Regione Calabria, Nino De Gaetano era stato colpito da un’ordinanza cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Erga Omnes” sulla gestione dei fondi dei gruppi consiliari durante la passata legislatura. Nonostante si fosse fin da subito proclamato innocente ed estraneo ai fatti, abbandonò il suo incarico politico con le dimissioni ed effettuò l’autosospensione dal Partito Democratico.
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria riguardava la gestione dei fondi dei gruppi consiliari. I Finanzieri del comando provinciale, nel corso dell’operazione  avevano sequestrato beni per 2,5 milioni di euro nei confronti di 27 persone. Erano stati tre gli ex consiglieri della Regione Calabria agli arresti domiciliari e altri cinque erano invece stati colpiti da divieto di dimora. L’accusa, a vario titolo, era anche di falso per alcuni episodi che si sarebbero verificati nella precedente amministrazione calabrese.
Le indagini, effettuate anche attraverso intercettazioni telefoniche e accertamenti bancari, avrebbero consentito di individuare differenze sostanziali tra le movimentazioni ed i saldi in conto corrente dei gruppi consiliari regionali negli anni 2010/2011/2012 e le presentazioni del rendiconto annuale. In alcuni casi sarebbe stata riscontrata anche la presentazione di una doppia documentazione di spese per ottenere un doppio rimborso.
Ma a Dicembre la Procura ha revocato gli arresti domiciliari a De Gaetano che ha subito affermato come “la Suprema Corte ha sì accolto “solo” il motivo relativo alle esigenze cautelari, ma ha sostanzialmente certificato che la mia carcerazione preventiva è stata ingiusta, per assoluta carenza di motivazione sia sul pericolo di inquinamento probatorio che sul pericolo di recidiva, oltre che sulla attualità delle esigenze di cautela. Vale a dire che, probabilmente, mi sono ritrovato a subire la privazione della libertà personale, e la gogna mediatica che ne è derivata, senza che ve ne fossero i presupposti di legge, nonostante non avessi più alcun incarico di natura politica..” Ha concluso dicendosi stupito del fatto che “la stampa locale non si sia occupata della mia scarcerazione, decisa dallo stesso Giudice che mi aveva sottoposto a custodia cautelare, all’indomani della decisione della Cassazione, mentre invece è stata enfatizzata la decisione del pubblico ministero, di proporre appello contro la mia scarcerazione, nonostante sia imminente l’inizio del processo con rito immediato, che affronterò con la serenità e la determinazione di chi sa di essere innocente”.

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