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16:55:00 - 21 GENNAIO 2016

'PENDOLARIA 2015': I TRENI AL SUD SONO UN DISASTRO

'PENDOLARIA 2015': I TRENI AL SUD SONO UN DISASTRO -

“Soltanto in Calabria fra il 2010 e 2015 il taglio al servizio ferroviario è stato del 26 %”, questo il dato allarmante che emerge dal Rapporto Pendolaria 2015 di Legambiente presentato nella giornata di oggi a Napoli.

Il Dossier offre una fotografia reale del nostro Paese, sempre più in viaggio ma a velocità differenti e soprattutto con un divario notevole fra Nord e Sud.

Se da una parte assistiamo al successo di treni moderni e veloci con un’amplia offerta per i pendolari che si muovono tra Salerno, Roma, Torino e Venezia, d’altra parte un dato spaventoso: la riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza su tutte le direttrici nazionali.

In alcuni territori il trasporto su rotaia è scomparso, in questi anni sono stati infatti chiusi circa 1.189 km di linee ferroviarie in tutta Italia.

Le linee rimaste non affrontano certo tempi migliori. La situazione presenta un notevole divario fra Nord e Sud e ogni giorno i treni regionali che circolano tra Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono meno di quelli della sola Lombardia, ma non solo, i treni che circolano al Sud oltre ad essere più vecchi sono conseguentemente più lenti.

Alla presentazione hanno partecipato Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, Orazio Iacono direttore treni regionali Trenitalia, Maurizio Battini capo della segreteria tecnica del Ministero delle Infrastrutture, nonché in rappresentanza della nostra regione, Francesco Mari, assessore alle Infrastrutture.

L’appello di Legambiente al Governo è forte e chiaro e consiste nel ridare la giusta dignità in ambito dei trasporti su rotaia intervenendo sulle 8 linee ferroviarie, al fine di acquistare nuovi treni e potenziare il servizio.

Nella top-ten delle peggiori tratte ferroviarie d’Italia troviamo, al quinto posto, la Reggio Calabria – Taranto, con un’età media dei treni di oltre 21 anni.

Il dato è allarmante e le lamentele dei pendolari sempre più insistenti. Le porte guaste, l’assenza di aria condizionata, problemi ai finestrini ed ai servizi igienici, ritardi e soppressioni delle corse, sono ormai un callo per i quanti sono costretti a spostarsi via treno.

Solo la linea Jonica ha visto la soppressione di ben 26 treni regionali, poi diventati 16, a causa del taglio di 20 milioni di euro della Regione Calabria al contratto di servizio con Trenitalia.  

Sembrerebbe però che un primo buon risultato sia stato raggiunto con 3 nuovi treni ATR 220 “Swing” che Trenitalia avrebbe destinato al servizio ferroviario regionale sulla linea Jonica Sibari/Reggio Calabria.

Bisogna trovare una soluzione concreta per porre fine ai disservizi che danneggiano, oltre i viaggiatori abituali, anche i possibili turisti, scoraggiati dalle scarse linee di comunicazione.

Lo spostamento, con qualsiasi mezzo, è una cosa seria, oltre ad essere una necessità primaria, peccato però che ancora nel 2016 al Sud venga sottovalutato.

 

SARA FAZZARI 

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