NEWS

16:34:00 - 23 GENNAIO 2016

LOCRI: UN FOLTO PUBBLICO PER 'VENITI POETI'

LOCRI: UN FOLTO PUBBLICO PER 'VENITI POETI' -

E’ stata  accolta da  un  folto  pubblico, con  una  partecipazione  sentita  ed  interessata,  la  prima  serata  della  rassegna  di  poesia  dialettale,  organizzata dalla  Pro  Loco  di  Locri presso  l’Aula  Magna del  Liceo  di  Scienze  Umane  e  dedicata  a  Cola  Napoli.

 Straordinario  personaggio   dell’ottocento  geracese, poeta estroso e  irriverente,  dotato di  uno  spunto  satirico  graffiante  ed  aggressivo,  talvolta  feroce, Cola  Napoli  ha  raccontato un  mondo difficile  ed aspro,  lacerato  dalle  difficoltà    e   dai  contrasti,  in  cui  le  classi   subalterne , diventando  vittime  della  loro  stessa  insipienza,  animavano  un  teatro  di  strada, nel  quale  il  poeta  alimentava   a  meraviglia  la  sua fantasia  bizzarra  e  trasgressiva.

Fabio  Mammoliti,  presidente  della  Pro  Loco, nella  sua  puntuale  e  circostanziata  introduzione  ha  ricordato  il  lungo impegno  culturale  del  sodalizio,  che ha  inteso  esplorare   da  diverse  angolature  la  ricchezza  storica  del  nostro territorio,  per  risvegliare  la   coscienza    di  chi  non  ha  definitivamente  ceduto  al  disinteresse  e  all’inaridimento,   offrendogli  qualche   motivo cui  ispirarsi  per  trovare nuovi  stimoli   di  elevazione, per  un  indispensabile  ed  indifferibile  riscatto sociale.

SI  è  detta  molto  felice  di  ospitare un  avvenimento  culturale  così seguito  e  coinvolgente  la  docente  vicaria del  Liceo  di  Scienze  Umane di  Locri,  prof.ssa  Girolama  Polifroni,  che  ha  confermato  la  premurosa  accoglienza  ed il coinvolgimento  nel  progetto  di  docenti  ed  alunni  dell’Istituto.

Giovanni  Favasuli,  eccezionale  fantasista ed  interprete  sanguigno  e  verace della  poesia e  del  canto  della  nostra  migliore  tradizione,  sul  ritmo  della  sua  chitarra ha  introdotto  il  tema  della  serata  con  alcuni  brani  del  suo affascinante  repertorio.

Il  coordinatore del  progetto,  prof.  Ugo  Mollica,  dopo  una  rapida  considerazione  sui  contenuti dell’intero  percorso,  ha  concentrato  l’attenzione   sul  poeta  geracese, i  cui  componimenti,  ricchi  di  verve  e  di  sapore,  sono   da considerarsi  come altrettanti  frammenti di  storia, che, nelle  parole  sapienti  del  poeta,  si  staccano  dal  cucito  del  tempo, per  diventare  testimonianza  viva   ed  eloquente di  quell’epoca  straordinaria.  Essa,difatti,  tra  asprezze  e  contrasti,  si  avviava    a  regalarci  avvenimenti   fondamentali, come  il  passaggio  dal  Regno  delle  due  Sicilie  all’Italia  Unita   e, quì  da noi,  la lenta  nascita  in  marina  delle città  di  Locri e  di  Siderno.

Il  prof.  Salvatore  Futia,  grande  cultore  di  storia della  nostra  terra  con  diverse  opere  specifiche  al  suo  attivo,  commentando  i  versi  di  Cola  Napoli  ha  posto  in  evidenza,   con  dovizia  di  riferimenti, sia  l’efficacia  e  il  realismo   vivido  del  poeta,  che  i  quadri storici di  fondo  di  quei  componimenti,  suscitando  grandissimo  interesse  tra  i  numerosi  e  competenti  spettatori.

Ad  avviare la  declamazione  dei  testi  di  Cola  Napoli,  con perfetta  intonazione ed  intelligenza  espressiva  dei  significati  e  delle  allusioni,  sono  state   due  alunne  dell’  Istituto,  Simona  Pezzano  e  Caterina  Pizzata.    Queste  due  alunne  fanno  parte del  “Gruppo  poesia  dialettale”,  che per  la  durata  del  progetto  approfondirà  la  conoscenza  del  nostro  vernacolo,  in  incontri  preliminari   di  preparazione ,  che  saranno  curati  da  Jolanda  Filocamo,  Giuseppe  Ambrogio  ed  Ugo  Mollica.

Il  prof.  Salvatore  Futia  ha  manifestato una conoscenza  profonda  della  poesia  dell’  “incolto”,  ma  vigoroso  e  versatile poeta  geracese,   che  era  capace  di  descrivere,  di  rappresentare, di  aggredire, di  orchestrare  raggiri , ma  anche  di  comporre  versi  delicati  ed  immagini  suggestive,  con  una  forza  di  pensiero  e  di  fantasia  straripante.

Un  incontro  di  grande  sapore  culturale,  che  ha  sinceramente  coinvolto  e  affascinato  tante  persone.  Ed  a  proposito  di  sapore,  alla  fine  dell’avvenimento  il  gruppo  di  lavoro  “Assaggi”,  orchestrato  da  Marcello  e  Maria  Pezzano,  a  suon  di  scodelle  e  pignatte  ha  sfornato  prelibate  coppe  di  fagioli,  ceci  e  cicerchie,  condite  con  olio  DOC  ed  innaffiate  con”  bianco  e  rosso  di  Broni”,  per  un  gustosissimo  assaggio  si  simpatia  e  di  cordialità.

   Locri,  18  gennaio  2016                                                             Ugo  Mollica

« ARCHIVIO