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18:19:00 - 25 GENNAIO 2016

GRATTERI ALLA LOCRIDE: 'ECCO PERCHE' SIAMO L'AFRICA DEL NORD'

GRATTERI ALLA LOCRIDE: 'ECCO PERCHE' SIAMO L'AFRICA DEL NORD' -

"Parliamo di coerenza e speghiamo perchè noi oggi siamo l'Africa del Nord". E' iniziato così il lungo e seguitissimo intervento del Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Nicola Gratteri ieri ad Ardore nel corso del convegno "legalità e cittadinanza" organizzato da Don Tonino, parroco della Chiesa Santa Maria del Pozzo.   "La cosa che manca alle persone perbene della Locride è la coerenza. Basta soffermarsi davanti ai bar più importanti di Locri, Siderno e Ardore e vediamoil rito del caffè, la classe borghese fa a gara a offrire il caffè allo ndranghetista". Questo è un prostituirsi alla mafia. E' un comportamento collusivo. Questo gesto apparentemente normale e neutro in realtà è una forma di esternazione del potere. In realtà ogni mattina in modo sistematico uno ndranghetista si fa vedere apposta davanti al bar, ostenta in modo scientifico il farsi vedere vicino al medico, all'ingegnere, al magistrato, al sindaco. Proprio ieri abbiamo arrestato importanti potenti ndranghetisti di Siderno, mi risulta che in modo sistematico la borghesia la classe dotta e la classe dirigente frequenta quei mafiosi dicendo che è una mafia pulita" ha proseguito il magistrato. Gratteri si è poi soffermato sulla lotta alla criminalità organizzata che a suo dire passa quantomeno dall'isolare il mafioso: "Noi possiamo arrestare 100 persone al giorno ma non riusciremo a sconfiggere la ndrangheta. La mafia è nella società. Isolare i mafiosi con l'indifferenza è una scelta importante" è primo fondamentale passo. A lungo il Procuratore aggiunto si è soffermato, infine, sulla figura di Papa Francesco, sottolineando quanto e come Bergoglio sia un buon Papa, scelto in un momento di grande crisi della Chiesa. "Ma non dimenticate che questo Papa è un gesuita e lui si comporta da gesuita, questo Papa è stato importante anche per la Chiesa calabrese" ha tuonato il magistrato. "Quando è sceso Papa  Francesco nella Piana di Sibari e si è fatto una passeggiata ha toccato con mano quale era la drammaticità di vivere in aree di mafia, ha incominciato a parlare in modo duro e diretto alla ndrangheta. Quel discorso che il Papa ha fatto prima che ai mafiosi era diretto ai vescovi e ai preti della Calabria. Se voi andate a leggere le encicliche dal 1951 al 2013 non troverete la parola ndrangheta. La troverete solo dopo l'arrivo di Papa Francesco" ha concluso.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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