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10:45:00 - 02 FEBBRAIO 2016

COMUNI COMMISSARIATI IN CALABRIA: DATI IN AUMENTO

COMUNI COMMISSARIATI IN CALABRIA: DATI IN AUMENTO -

Il prefetto di Vibo Valentia Carmelo Casabona ha disposto l'invio della Commissione di accesso nel comune di Nicotera. La comunicazione ufficiale dell'arrivo della commissione, che avverrà a giorni, è stata notificata ieri al sindaco Franco Pagano. L'organismo investigativo inviato dal Prefetto dovrà accertare se vi siano stati condizionamenti da parte della criminalità organizzata nell'attività dell'Ente guidato dal 29 ottobre del 2012 da Pagano, eletto a capo di una lista civica con il 35% dei consensi. Il sindaco, nel giugno del 2013, fu oggetto di una grave intimidazione: una quarantina di colpi di kalashnikov furono sparati contro la sua abitazione. In quel momento fortunatamente Pagano non era in casa. I componenti della commissione passeranno al setaccio delibere, appalti e qualunque altro atto amministrativo per stabilire se vi sia stata o meno infiltrazione della criminalità organizzata. Il Consiglio comunale di Nicotera non è nuovo a decisione del genere, l'ente è stato, infatti, già sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2005 e nel 2010. Il sospetto ricade ancora una volta sulla potente cosca di ndrangheta dei Mancuso, che proprio a Nicotera avrebbe la sua roccaforte.
Ma Nicotera non è solo nella lista dei comuni commissariati in Calabria. Lo delinea bene il report di "Avviso Pubblico" che ha elaborato una mappa dei Comuni sciolti.  La Calabria, con 85 scioglimenti, è la seconda in classifica. Davanti c'è solo la Campania. Il 1994 ed il 1999 sono gli unici due anni in cui il Consiglio dei Ministri non ha inviato commissioni nella nostra Regione. i Comuni, tuttavia, non sono i soli ad essere stati raggiunti dal 1991 in poi, anno in cui entrò in vigore la relativa legge, dal commissariamento. Numerosi sono, infatti, anche le aziende ospedaliere che fanno parte della categoria. Si inizia dall'ex Asl n9 di Locri nel 2006, per passare poi all'Asp n5 di Reggio Calabria nel 2008. A dicembre del 2010 è toccato, invece, all'azienda sanitaria di Vibo Valentia. I numeri degli scioglimenti ad oggi sembrano destinati aumentare senza sosta.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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