NEWS

18:13:00 - 02 FEBBRAIO 2016

ROCCELLA JONICA: DOMENICA IN SCENA LA ROTA CARNASCIALESCA 'SUICIDIO D'AMORE'

ROCCELLA JONICA: DOMENICA IN SCENA LA ROTA CARNASCIALESCA 'SUICIDIO D'AMORE' -

L’Associazione Culturale “Roccella com’era” per domenica di Carnevale 7 febbraio, riprendendo un’antica tradizione che c’era a Roccella fino agli anni ’50, mette in scena una nuova Rota carnascialesca, intitolata SUICIDIO D’AMORE ideata dal roccellese ‘U Címbulu, analfabeta, al secolo Giuseppe Mazzaferro, nato nel 1884 e morto nel 1946. Si tratta di un lavoro facente parte del cosiddetto ‘Teatro di Strada’ in cui non c’è apparato scenico e la recitazione è fatta da attori improvvisati su un testo scritto.
Si chiama ‘Rota’ per il fatto che gli spettatori si disponevano a cerchio davanti agli attori improvvisati che recitavano muovendosi nel senso del diametro di questa ruota.
Anche negli altri paesi della Locride nel periodo di carnevale si è soliti assistere ad eventi del genere con la differenza che, mentre a Roccella si chiamano ‘Rote’, altrove vengono dette ‘farse di Carnevale’.
Ci sono altre diversità.
I testi roccellesi sono in versi endecasillabi con la rima alternata che finisce in -ía, -enti, e prendevano lo spunto da fatti realmente accaduti nel paese. I nomi dei protagonisti erano naturalmente alterati. Si concludeva puntualmente “a lieto fine”, con meditate e ponderate riflessioni moraleggianti ispirate al mos maiorum, come emerge dall’intercalare che ricorre in tutte le rote: come si usava, a quei tempi, come anticamente avveniva, secondo le consuetudini d’altri tempi, ecc.
Le farse degli altri paesi sono in genere a rima baciata e hanno come protagonista Carnevale, che, essendo nel periodo in cui si macellano i maiali, s’ingozza dî cosi ‘i cardara, frittuli e gambuni e alla fine muore. Il suo significato è che questo periodo è di solito dedicato agli scherzi, ai frizzi e lazzi, alle battute ironiche, ai pazzijamenti perché dopo inizia il periodo della Quaresima in cui bisogna fare penitenza.
I rotari roccellesi erano, oltre al più famoso Címbulu, Michelucciu e Giuseppe Carlino. Tra quelli della Locride ricordiamo: Giuseppe Coniglio, Salvatore Filocamo e Franco Blefari.
La rota Suicidio d’amore di domenica 7 febbraio a Roccella verrà rappresentata prima nella Piazzetta al Borgo alle ore 16:00 e successivamente in Piazza Sant’Antonio alle ore 18:30.
Viene rappresentata in maniera grottesca una triste storia d’amore tra due giovani ostacolati dal padre di lei, il quale non era stato messo al corrente di questa relazione. Per questo motivo il genitore si sentiva disonorato agli occhi della gente, urtato maggiormente dal fatto che la moglie lo sapeva e a lui non aveva detto niente.
Conclusione, la figlia si vede costretta ad abbandonare l’innamorato e questo, quindi, per la disperazione tenta il suicidio.
Il tuo distaccu non lu accettería!
Sicché tu non mi amavi veramenti.
……………………………….
Il túo abbandono é la rovina mía,
perché tu mi lasciasti crudelmenti.
………………………………….
Quest’arma solo calmare porría
quantu soffre il mío cuore e la mia menti

« ARCHIVIO