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09:00:00 - 05 FEBBRAIO 2016

Calabria Verde: è scontro tra Morra e Oliverio

Calabria Verde: è scontro tra Morra e Oliverio -

“Se il senatore Morra fosse stato un po’ più attento ai problemi della nostra regione e seguisse con minore prevenzione e con un po’ di obiettività la nostra azione di governo in direzione dell’affermazione della legalità nella vita della Regione e degli enti sub regionali, avrebbe evitato di dire grossolane inesattezze e fesserie. La nostra azione in questo primo anno di governo alla guida della Regione si è sviluppata a 360 gradi per affermare regole e trasparenza. Sono stati realizzati importanti risultati in tale direzione che il senatore Morra, in qualità di rappresentante eletto in questa regione farebbe bene a conoscere. “Calabria verde” e tutti gli enti sub regionali, società in house e Fondazioni sono stati commissariati. Alcuni sono stati messi in liquidazione ed è stato avviato il lavoro per procedere al loro riordino con una drastica riduzione. In alcuni casi sono emerse, anche grazie alla nostra iniziativa, situazioni sulle quali la magistratura ha avviato indagini che contribuiranno a fare chiarezza ed accertare e colpire eventuali responsabilità. Al senatore Morra consigliamo, soprattutto su questi temi, di essere meno prevenuto e di abbandonare la logica delle strumentalità. Dalla sua alta funzione di senatore della Repubblica potrebbe aiutare l’azione nella quale siamo impegnati, non senza ostacoli e resistenze, per l’affermazione della legalità e della trasparenza come condizione primaria per la crescita della nostra terra.” –

 

Queste sono le dichiarazioni del Presidente Oliverio, in risposta a Morra che aveva letteralmente affermato che: “Lo scandalo della gestione di Calabria Verde, su cui indaga la Procura della Repubblica di Catanzaro, vede la Giunta pesantemente coinvolta con risvolti che potrebbero essere traumatici": aggiungendo che "Oliverio e il suo gabinetto erano a conoscenza dello sfacelo che si stava consumando e hanno difeso il direttore generale uscente sino all'ultimo.”

 

Insomma un botta e risposta continuo, un rincorrersi giustificandosi e discolpandosi da qualcosa che solo la Procura di Catanzaro, adesso, potrà chiarire.

 

Carlotta Tomaselli

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