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09:07:00 - 08 FEBBRAIO 2016

Sanità: ticket non pagati al pronto soccorso, 4,7 mln di euro di danni

Sanità: ticket non pagati al pronto soccorso, 4,7 mln di euro di danni -


La Guardia di Finanza di Cosenza ha effettuato un controllo sul corretto pagamento delcontributo sanitario (ticket) previsto per le prestazioni di pronto soccorso non urgenti erogateda struttura ospedaliera pubblica e classificate come “codici bianchi o verdi”.La complessa attività si è conclusa con la constatazione dell’omessa riscossione di "ticketsanitari" per complessivi €. 4.726.107 e la segnalazione alla Corte dei Conti di quattrofunzionari responsabili di danno erariale .Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza hannoeseguito una analisi dei processi amministrativi di riscossione del contributo sanitario, dovutodai singoli fruitori, per 150.000 prestazioni di pronto soccorso erogate dall'aziendaospedaliera dal 2011 al 2014.Complessivamente sono state esaminate oltre 370.000 prestazioni, selezionate in base alcodice di accesso attribuito al paziente attraverso il noto metodo del Triage, utilizzatoall'arrivo dei pazienti in pronto soccorso, dove l'accesso alle cure non avviene sulla basedell'ordine di arrivo ma sulla priorità delle loro condizioni.Il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un “codice colore” assegnatoall'arrivo, dopo una prima valutazione medica, distinto in quattro classi principali: bianco,verde, giallo e rosso.Il codice bianco identifica il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersial proprio medico. Il codice verde valuta un paziente con lesioni che non interessano lefunzioni vitali ma che vanno curate.In entrambi i casi, mutuando la legislazione nazionale L. 296/2006 (Finanziaria 2007), laRegione Calabria, con delibera di giunta regionale n. 247 del 05/05/2009 (“Partecipazione allaspesa sanitaria – ticket”) ha previsto la partecipazione del cittadino alla spesa sanitaria.Infatti, per ogni accesso in pronto soccorso classificato con il codice bianco o verde èdovuta una quota fissa di 25 euro, quando l'attività sia limitata alla valutazione clinica ed agliaccertamenti da parte del sanitario del pronto soccorso, elevata fino ad un massimo di 45Nel corso degli anni, al fine di rendicontare e contabilizzare il contributo sanitario l’enteospedaliero si è dotato di un apposito programma informatico, che, tuttavia, era utilizzato perla sola registrazione anagrafica dei pazienti, senza annotazione delle ulteriori notizie o datiutili (ad esempio, prestazioni ricevute, diagnosi, ecc..).L’intero iter assistenziale seguito dal paziente veniva, invece, registrato manualmente cosìcome la ricostruzione dei finanzieri di tutti gli accessi al pronto soccorso avvenuti in codicebianco o verde, effettuata documento per documento.Ricostruzione risultata ancor più difficoltosa a causa del fatto che numerosi pazienti, primadelle dimissioni, non hanno riconsegnato la scheda di presentazione al pronto soccorsocontenente i dati relativi alla prestazione erogata.Un lavoro complesso che ha comportato l’esame di migliaia di prestazioni e centinaia dimigliaia di documenti e che si è concluso con la constatazione ( secondo la ricostruzione delleFiamme Gialle che comunque potrà essere rivalutata dall‘organo decisorio competente, sullabase delle eventuali controdeduzioni dell’ente ospedaliero) che solo il 4,3% dei ticketdovuti sono stati pagati e che il mancato incasso è stato di oltre 4.700.000 euro.euro in caso di prestazione specialistica.  

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