11:20:00 - 10 FEBBRAIO 2016

‘Operazione Columbus’ Traffico di Cocaina: da New York a Palmi

L’inchiesta ha fatto luce su un ristorante del Queens a New York dal nome “Cucino a modo mio”, ristorante gestito da un calabrese incensurato insieme alla moglie e al figlio invece ritenuto la base dell’organizzazione che controllava un imponente traffico di stupefacenti tra gli Stati Uniti e l’Italia. 

Gli investigatori della polizia di Stato e dell’Fbi attesero in un porto degli Stati Uniti il primo carico di cocaina proveniente dal Centro America e destinato alla piazza di New York e a quelle europee. 

Il broker del traffico è considerato Gregorio Gigliotti, di Serrastretta provincia di Catanzaro e titolare del ristorante, accusato adesso di traffico internazionale di stupefacenti come quasi tutti i coimputati che sono: Franco Fazio, Pino Fazio, Cosimo Berlingeri, Domenico Berlingeri, Antonio Berlingeri, Domenico Berlingeri, Salvatore Caparrotta, Basilio Caparrotta e Santino Papaleo.

“Per loro, accusati a vario titolo di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e spaccio, il processo comincerà al Tribunale collegiale di Palmi il prossimo 14 aprile. Gli imputati, infatti, assistiti dai loro legali, hanno optato per il rito ordinario. C’è stata, quindi, la discussione dell’udienza preliminare e il Gup Minniti ha emesso il decreto di disposizione del giudizio, rinviando l’inizio del processo per tutti gli imputati al prossimo 14 aprile, appunto, al Tribunale di Palmi in composizione collegiale. In quell’occasione verrà riproposta, da parte del collegio difensivo, l’eccezione di incompetenza territoriale, così come era stato fatto e rigettato dal Gup, nella prima udienza preliminare. Contestualmente, c’è stata l’udienza stralcio per le intercettazioni. E’ stato nominato un perito, al quale è stato dato incarico di trascrivere le intercettazioni, fissando il termine del deposito in novanta giorni. Anche i difensori hanno fatto richiesta di trascrizioni di tutte le intercettazioni di tutti gli imputati, per avere un quadro completo della vicenda.”

Carlotta Tomaselli

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