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15:43:00 - 10 FEBBRAIO 2016

Etna: Coldiretti ad Oliverio, riconoscere calamità naturale

Etna: Coldiretti ad Oliverio, riconoscere calamità naturale  -

"Lo scorso 3 dicembre l'eruzione dell'Etna provocò uno spargimento di cenere vulcanica nel territorio della Provincia di Reggio Calabria. Ad essere colpita fu in particolare l'area dello Stretto e della Piana di Rosarno - Gioia Tauro e il negativo evento, arrecò danni alle colture agrarie: aranci, clementine, mandarini, bergamotti, limoni". É quanto si afferma in un comunicato della Coldiretti Calabria. "La coltre di cenere-polvere vulcanica - si aggiunge - si depositò sui frutti, creando una patina nera non gradita dai consumatori, poichè fortemente abrasiva con conseguenti danni presenti e futuri, provocati al frutto durante la raccolta e lavorazione. Su nostro impulso, l'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria svolse i necessari sopralluoghi e trasmise gli atti al Dipartimento Agricoltura della Regione. Quest'ultima ha però ritenuto che non era possibile riconoscere lo stato di calamità poiché le ceneri vulcaniche non sono identificate come 'calamità', atteso che non sono più contemplate negli eventi dei Piani assicurativi agricoli nazionali. Da qui la non attivabilità delle procedure di accesso al Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura". "A seguito della negata possibilità da parte della Regione Calabria di riconoscimento della calamità - prosegue la nota - la Coldiretti ha svolto un idoneo e pertinente approfondimento dal quale risulta che la normativa sugli interventi compensativi non prevede che l'individuazione degli eventi sia stabilita nel Piano assicurativo. Anzi, la disciplina è fondata sul principio inverso: se un evento non è previsto fra quelli assicurabili può darsi corso agli interventi compensativi. La definizione dei medesimi, comunque, resta di competenza delle Regioni. Alla luce di queste risultanze, Pietro Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria, ha scritto al Presidente Oliverio chiedendo che la Giunta regionale formalizzi apposito provvedimento per il riconoscimento della calamità naturale sulla stregua di altri eventi che hanno interessato il territorio calabrese, evitando di penalizzare l'agrumicoltura reggina".

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