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09:17:00 - 11 FEBBRAIO 2016

BENI PER OLTRE UN MILIONE DI EURO SEQUESTRATI AD UN IMPRENDITORE RESPONSABILE DI EVASIONE FISCALE

BENI PER OLTRE UN MILIONE DI EURO SEQUESTRATI AD UN IMPRENDITORE RESPONSABILE DI EVASIONE FISCALE -


I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia hanno eseguito un sequestro
preventivo per equivalente di beni, nei confronti di un imprenditore di Vibo Valentia, operante
nel settore alimentare, indagato per reati tributari.
L’attività trae origine da una verifica fiscale, a conclusione della quale, mediante investigazioni
effettuate sulla documentazione acquisita, le Fiamme Gialle sono riuscite a ricostruire
completamente il reale volume d’affari dell’ imprenditore, accertando un’evasione fiscale di
circa 1 milione e 200 mila euro e segnalandolo non solo all’Agenzia delle Entrate, ma anche
all’Autorità Giudiziaria, poiché gli importi delle imposte evase superavano le “soglie” previste
per la punibilità dei fatti anche sotto il profilo penale, oltre che quello amministrativo.
Il GIP del Tribunale di Vibo Valentia, pertanto, su conforme richiesta della locale Procura della
Repubblica, ha disposto il sequestro di beni dell’indagato a tutela delle ragioni dell’Erario. Il
sequestro è infatti finalizzato alla confisca di beni nella disponibilità dell’indagato per il recupero
delle imposte dovute al fisco.
I beni sequestrati dai finanzieri a garanzia del credito erariale consistono, più in dettaglio, in
beni immobili, costituiti da un appartamento, autovetture e disponibilità liquide esistenti su
Conti Correnti bancari.
Lo strumento della confisca per equivalente per i reati in materia fiscale, infatti consente,
nell’impossibilità di individuare e dunque confiscare i beni che sono il prezzo e/o profitto di tali
reati, di aggredire somme di denaro, beni e/o altre utilità di valore corrispondente.
Il ricorso allo strumento del sequestro cosiddetto “per equivalente” rientra in una più ampia
strategia operativa posta in essere dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della
Procura della Repubblica, volta non soltanto a scoprire le violazioni fiscali, ma anche – in una
prospettiva di maggiore concretezza ed effettività dell’azione del corpo – ad assicurare il reale
recupero di risorse erariali illecitamente sottratte allo Stato.
In quest’ottica, è possibile ricorrere, nei casi più gravi e con l’indispensabile avallo della
magistratura, anche all’esecuzione di mirati sequestri penali di beni, come accaduto nel caso
descritto.
Continua l‘azione della Guardia di Finanza contro la sleale concorrenza a tutela degli
imprenditori onesti e rispettosi delle norme, che subiscono danni da comportamenti come
quello in argomento che inquinano il regolare andamento dei mercati.

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