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12:40:00 - 16 FEBBRAIO 2016

IL VESCOVO MOROSINI SULLE UNIONI CIVILI: 'UNA LEGGE CHE DISORIENTA I GIOVANI'

IL VESCOVO MOROSINI SULLE UNIONI CIVILI: 'UNA LEGGE CHE DISORIENTA I GIOVANI' -

L'Arcivescovo di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini Morosini scrive ai giovani della diocesi di Reggio-Bova in merito al tema delle Unioni Civili.

E' proprio questo l'argomento caldo degli ultimi giorni per via della discussione e la votazione in aula sulla legge per la famiglia e l'adozione dei figli, che ha provocato un turbinio di opinioni.

"Una legge " - afferma l'arcivescovo - "che trova disorientati soprattutto i giovani, che sentono forte le due realtà: coerenza nella fede e apertura ai cambiamenti in atto nella società".

E' una lettera che tratta i quattro punti focali del testo di legge, il matrimonio, le unioni civili, le adozioni dei figli e la maternità o paternità surrogate.

"Nulla da eccepire che lo Stato legiferi in tal senso, regolando i rapporti tra persone che vogliono mettersi assieme" continua nella sua lettera "ma va affermato con chiarezza che questo riconoscimento non deve equiparare, in alcun modo e per qualunque titolo, tali unioni al matrimonio e ciò non vuol dire negare diritti alle minoranze".

Parole semplici ma forti accompagnati da molti interrogativi: quale progresso c'è nella confusione? Perchè non salvaguardare la natura?.

Riprendendo le parole di Papa Francesco c'è la voglia di un ritorno alla ricerca di valori accettabili per la famiglia, la priorità del nucleo familiare rispetto ad una visione nuova e diversa, che a detta di Morosini, mira alla separazione e all'indipendenza.

Frasi altrettanto dure in merito alla maternità o paternità surrogata definita inaccettabile e poco dignitosa, in quanto va a sostituire la via naturale con un'operazione in laboratorio.

Un messaggio chiaro e conciso indirizzato non solo ai giovani di quella diocesi ma a tutti e che ha la finalità di "cercare la verità, non dare per scontato tutto ciò si dice attorno a noi, e contribuire alla crescita personale"...condivisibile oppure no.

 

SARA FAZZARI

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