11:57:00 - 20 FEBBRAIO 2016

Ponte sull’Allaro: una questione irrisolta. Risistemare le cose e non attendere una nuova tragedia.

Le incessanti piogge di Novembre in due giorni hanno seminato il panico in gran parte della Calabria, ad essere stato colpito duramente durante le piogge torrenziali è stato soprattutto il territorio della Locride. A Brancaleone il maltempo ha spazzato via la S.S. 106 Jonica che da Taranto collega Reggio Calabria e anche la linea ferroviaria, prontamente risistemata, anche in tempi piuttosto record considerando il territorio. Durante il maltempo a Caulonia si era aperta una voragine che aveva distrutto un tratto della S.S. 106 ma soprattutto si era verificato un brutto crollo: quello del ponte sull’Allaro, che aveva lasciato del tutto isolate le zone interne.

Il ponte era stato danneggiato pesantemente, e nei primi giorni di Novembre sono iniziate subito le messe in sicurezza della strada e dei luoghi circostanti. 

È stato un crollo strutturale che ha interessato una carreggiata della strada creando di fatto un trampolino per i veicoli che lo stavano percorrendo in quel momento. Il ponte, era stato recentemente sistemato e messo in sicurezza, era stato anche ben asfaltato e dotato di moderna segnaletica stradale, ma nonostante questo ha ceduto alla violenza delle acque di quei due giorni infernali.

La protezione civile e l’Anas avevano quindi proceduto con la demolizione di una delle carreggiate, e quindi, con la messa in sicurezza dell’unica corsia utilizzabile. La situazione è rimasta uguale ad allora, infatti vi è adesso un semaforo solo che permette il passaggio alternato nei due sensi di marcia.

Insomma a distanza di mesi la situazione è rimasta intatta ed ancora non sembra sbloccarsi, sul ponte era intervenuto anche Mario Oliverio il quale su invito del Vicesindaco di Caulonia Caterina Belcastro, era venuto ad effettuare un sopralluogo proprio nel tratto interrotto della statale 106. Adesso che sono trascorsi diversi mesi e nulla è stato fatto per la strada, per il ponte e i cittadini, ci si chiede come sia possibile ignorare un simile problema e perché aspettare una nuova tragedia prima di sistemare la situazione. 

Carlotta Tomaselli

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