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12:40:00 - 24 FEBBRAIO 2016

BALNEAZIONE: IL MARE CALABRESE E' ECCELLENTE

BALNEAZIONE: IL MARE CALABRESE E' ECCELLENTE -

Sembra proprio che la Calabria affronterà l'estate 2016 con una marcia in più. L'ottimismo trapela  analizzando i dati sulla qualità del mare pubblicati dall'Arpacal. Il primo dato che salta subito agli occhi è quello relativo alle zone classificate come scarse, quindi vietate alla balneazione, diminuite rispetto agli anni precedenti. La maggior parte della costa calabrese, dalle analisi effettuate, sarebbe eccellente. Si prenda ad esempio il canale sottomarlane a Praia a Mare, un tratto che per anni è stato interdetto adesso potrebbe essere per la prima volta classificato come 'sufficiente'. Grazie al decreto 116 del 2008 se le acque sono considerate 'scarse' per cinque anni consecutive, il divieto di fare il bagno sarà permanente. Da questo punto di vista secondo l'Arpacal la nostra regione ha poco di cui preoccuparsi. Soltanto diciotto sono, infatti, i punti in tutta la Calabria classificati come non balneabili. Punti ben noti perchè adeguatamente segnalati. Tra questi,  la figura peggiore la colleziona la provincia di Reggio Calabria con addirittura 12 punti vietati: a Gallico si trovano due tratti, Pentimele nel tratto del circolo nautico, del lido comunale Villa Zerbi e i tratti dei due pontili nord e sud. Nella zona di Pellaro-Lume il divieto è stato imposto per un chilometro e trecento metri, stessa regola per i 500 metri a nord del torrente Annunziata e al circolo velico. Compare poi Villa San Giovanni e il delta del fiume Mesima nel comune di San Ferdinando perchè vicino al porto di Gioia Tauro. Un solo divieto a Crotone, la zona a 500 metri a sud del fiume Neto. Due si trovano in provincia di Cosenza: a 200 metri dalla foce del depuratore di Paola e e a Praia a Mare a 50 metri dal canale fiumarella. Per l'area più ampia interdetta, il record va a Vibo Valentia: un km e 700 metri tratto Rocchetta di Briatico.  'Scarsa' anche la destra della foce del Mesima a Nicoterae la zona nord del torrente Sant'Anna  Vibo. 
Dal 2010 gli esperti sono chiamati ad analizzare due tipi di parametri nelle acque, vale a dire: gli enterococchi intestinali e l'escherichia coli. In base alla loro presenza, il verdetto. Va anche detto, tuttavia, che prima dell'entrata in vigore del decreto attuativo che recepisce la norma del 2008, i parametri analizzati erano 19. Non stupisce, pertanto, il fatto che da sei anni a questa parte in tutta Italia il numero dei tratti costieri balneabili è salito addirittura al 90%.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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