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12:28:00 - 01 MARZO 2016

SIDERNO: ARRESTATO DIRETTORE POSTALE, AVREBBE FAVORITO LA NDRANGHETA

SIDERNO: ARRESTATO DIRETTORE POSTALE, AVREBBE FAVORITO LA NDRANGHETA -

Il direttore di un ufficio postale della provincia di Reggio Calabria è stato arrestato stamani dalla Polizia di Stato per impiego di denaro di provenienza illecita, aggravato dalla finalità di favorire la 'ndrangheta. Secondo le indagini, coordinate dalla Direzione distrettale antimafia di Milano, soldi derivanti da attività mafiose sarebbero stati impiegati da personaggi legati alla 'ndrangheta per acquistare una farmacia a Milano. Numerose le perquisizioni effettuate in Lombardia, Piemonte e Calabria.  Nello specifico si tratterebbe del direttore delle Poste di Siderno Giuseppe Strangio, arrestato dal gip Cristina Mannocci su richiesta del capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Ilda Boccassini, e dei suoi pm Cecilia Vassena e Paolo Storari. Secondo gli inquirenti, le cosche di ‘ndrangheta per anni, quantomeno dal 2005-2006, si sarebbero avvalse della disponibilità del direttore delle Poste di Siderno per fare girare, spezzettare, mescolare, versare, prelevare, trasformare in assegni, confondere e infine reimpiegare una notevole quantità di contanti, misurabili in alcuni milioni di euro di giroconti tra somme entrate e somme uscite sui conti operativamente gestiti da Giuseppe Strangio senza le prescritte segnalazioni di operazioni sospette o di movimentazioni oltre una certa soglia. Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Milano e coordinate dalla Direzione Distrettale Antimafia di Milano, a cui ha partecipato la Sezione di Polizia Giudiziaria - Guardia di Finanza della Procura della Repubblica di Milano, Strangio avrebbe impiegato nel 2006 la somma di 217.980 euro per acquistare la farmacia di piazza Caiazzo. Il denaro proveniva dal traffico di stupefacenti realizzato dalle famiglie dei Marando e dei Romeo alias Staccu e dei Calabrò. 
Reati puniti, in caso di condanna, con il carcere da 4 a 12 anni. Le forze dell'ordine avrebbero agito affiancati dai Nuclei ispettivi di controllo delle Poste Italiane, che hanno dato ampia collaborazione ai magistrati e che ora avvieranno approfonditi audit a tappeto su tutti i contesti territoriali, specialmente al Sud, dove è possibile che si siano create situazioni analoghe, soprattutto allo scopo di aggiornare e rafforzare nel futuro le procedure interne di allerta.
Per ora, il primo dato che salta all’occhio è la sostanziale inamovibilità del direttore delle Poste di Siderno, che stava in quel posto da circa vent’anni. Ancora una volta professionisti avrebbero ricoperto un ruolo fondamentali per l'esistenza e la ramificazione dei sodalizi criminali interessati agli illeciti guadagni legati sanità. Questa volta, però, dopo il medico, il direttore dell'Asl o il semplice funzionario, la ndrangheta si sarebbe servita di un direttore delle Poste.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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