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12:30:00 - 07 MARZO 2016

DIOCESI LOCRI-GERACE: CONTINUANO GLI INCONTRI SU 'LAUDATO SI''

DIOCESI LOCRI-GERACE: CONTINUANO GLI INCONTRI SU 'LAUDATO SI'' -

Partirà oggi, lunedì 7 marzo, il terzo modulo del Corso diocesano di formazione all'impegno socio-politico e alla cura del creato Laudato si'.

La macroarea, “Verso un'ecologia integrale: economica e sociale”, avrà al centro il tema del lavoro a cui Papa Francesco dedica pagine importanti nell'enciclica, per rimarcare come attraverso il lavoro si possa e si debba avviare quel processo di inclusione sociale soprattutto dei più poveri e dei deboli.

La necessità di difendere il lavoro in una società senza lavoro” sarà l'argomento centrale dell'incontro che aprirà il terzo modulo e sarà trattato da Vincenzo Saccà, dottore commercialista e revisore contabile.

Papa Francesco, nell'enciclica Laudato si', dedica più di un paragrafo proprio alla necessità di difendere il lavoro: «In qualunque impostazione di ecologia integrale, che non escluda l’essere umano, è indispensabile integrare il valore del lavoro, tanto sapientemente sviluppato da san Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Laborem exercens. Se cerchiamo di pensare quali siano le relazioni adeguate dell’essere umano con il mondo che lo circonda, emerge la necessità di una corretta concezione del lavoro, perché, se parliamo della relazione dell’essere umano con le cose, si pone l’interrogativo circa il senso e la finalità dell’azione umana sulla realtà. Non parliamo solo del lavoro manuale o del lavoro della terra, bensì di qualsiasi attività che implichi qualche trasformazione dell’esistente, dall’elaborazione di un studio sociale fino al progetto di uno sviluppo tecnologico. Qualsiasi forma di lavoro presuppone un’idea sulla relazione che l’essere umano può o deve stabilire con l’altro da sé. Affermiamo che «l’uomo è l’autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale». Ciononostante, quando nell’essere umano si perde la capacità di contemplare e di rispettare, si creano le condizioni perché il senso del lavoro venga stravolto. Conviene ricordare sempre che l’essere umano è nello stesso tempo «capace di divenire lui stesso attore responsabile del suo miglioramento materiale, del suo progresso morale, dello svolgimento pieno del suo destino spirituale».

Il lavoro dovrebbe essere l’ambito di questo multiforme sviluppo personale, dove si mettono in gioco molte dimensioni della vita: la creatività, la proiezione nel futuro, lo sviluppo delle capacità, l’esercizio dei valori, la comunicazione con gli altri, un atteggiamento di adorazione. Perciò la realtà sociale del mondo di oggi, al di là degli interessi limitati delle imprese e di una discutibile razionalità economica, esige che «si continui a perseguire quale priorità l’obiettivo dell’accesso al lavoro […] per tutti».

Lunedì 14 marzo affronteremo il tema “Una nuova cultura del lavoro” e lunedì 21 “Politica ed economia: un dialogo possibile”.

In merito a quest'ultimo argomento, Papa Francesco scrive che «La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana. Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura. La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo. La produzione non è sempre razionale, e spesso è legata a variabili economiche che attribuiscono ai prodotti un valore che non corrisponde al loro valore reale. Questo determina molte volte una sovrapproduzione di alcune merci, con un impatto ambientale non necessario, che al tempo stesso danneggia molte economie regionali. La bolla finanziaria di solito è anche una bolla produttiva. In definitiva, ciò che non si affronta con decisione è il problema dell’economia reale, la quale rende possibile che si diversifichi e si migliori la produzione, che le imprese funzionino adeguatamente, che le piccole e medie imprese si sviluppino e creino occupazione, e così via.»

Come sempre, gli incontri si terranno presso il salone del centro pastorale sito in via Caprera, Locri, dalle ore 18.30 alle 20.30.

a cura di Cinzia Docile, responsabile del Corso

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