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11:10:00 - 14 MARZO 2016

Il Ministro Martina chiede in una lettera l'aumento del 20% del succo di arancia presente nei succhi di frutta

Una buona notizia per gli agrumicoltori calabresi

Il Ministro Martina chiede in una lettera l'aumento del 20% del succo di arancia presente nei succhi di frutta -

Il ministro all’agricoltura Maurizio Martina ha scritto al ministro alle attività Produttive Federica Guidi per sollecitare l’aumento del contenuto di succo di arance nelle bibite pari al 20%. 
Il testo della lettera del ministro Martina cita testualmente che “le bevande prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo, o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, devono avere un contenuto di succo di arancia non inferiore a 20g. per 100cc - Poiché la richiamata direttiva europea – prosegue la lettera – non prevede necessariamente l’emanazione di un provvedimento esplicito da parte della Commissione, è da ritenersi che, decorsi utilmente i termini, sia possibile dare attuazione alla norma tecnica. Ti chiedo pertanto – è il finale della lettera – di valutare l’opportunità di adottare le iniziative finalizzate a confermare la piena efficacia delle citate disposizioni della legge europea”.
Un bel segnale per l’agrumicoltura, specialmente in Calabria, dove la coltivazione e la produzione di agrumi, soprattutto di arance, è a capo della piccola economia.
Quello che ci si augura adesso è che le multinazionali delle bibite non continuino con gli ostacoli burocratici e come hanno fatto alcune si adeguino alla percentuale di succo nelle aranciate con arance 100% italiane. Sarebbe un bel segnale nei confronti di un vasto territorio, come ha affermato Molinari, che ha nell’agrumicoltura una reale possibilità di sviluppo e reddito e un contributo fondamentale a coniugare giustizia economica e sociale”.
“Possiamo dire – afferma un soddisfatto Molinaro – che siamo in dirittura d’arrivo e questa disposizione che modifica una legge di 55 anni fa è nata in Calabria con l’iniziativa “Non lasciamo sola Rosarno….. coltiviamo gli stessi interessi” e riguarda tutti gli agrumicoltori del sud e tutti i cittadini – consumatori.”

Carlotta Tomaselli 

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