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18:16:00 - 18 MARZO 2016

I nuovi calabresi sono di nazionalità rumena, marocchina e indiana. A dirlo il XXIV° Rapporto sull'Immigrazione della Caritas

I nuovi calabresi sono di nazionalità rumena, marocchina e indiana. A dirlo il XXIV° Rapporto sull'Immigrazione della Caritas -


Comunque la si pensi, l’immigrazione, negli ultimi anni, da fenomeno transitorio è divenuto permanente e inarrestabile. La destabilizzazione del Medio Oriente, si pensi al caos libico e all’esodo di massa dalla Siria, i grandi cambiamenti climatici e la fame stanno montando un fenomeno di dimensioni bibliche che rischia di investire il vecchio continente, l’Europa. Un continente che davanti a questa sfida epocale sembra non avere una strategia d’accoglienza comune e risponde alzando muri e filo spinato.

Alla disperazione di gente disposta a tutto pur di scappare da situazioni tragiche e inumane si sta rispondendo, in molti casi, con l’egoismo. Chiunque arrivi su di un’imbarcazione di fortuna, mettendo a rischio la propria vita e spesso quella dei propri figli, lo fa perché costretto. Al di là di tutto l’immigrazione è un fenomeno storico e inarrestabile. Bisogna solo governarlo e gli strumenti ci sarebbero tutti. Se guardiamo solo al nostro territorio notiamo come gli immigrati comunitari ed extracomunitari registrati come residenti, arrivano a 86.491 unità.

Di questi il 53,5%i sono donne. Secondo i dati del XXIV rapporto sull’immigrazione, elaborato da Caritas e Migrante, gli immigrati costituiscono il 4,4% della popolazione calabrese. La distribuzione nelle provincie calabresi appare disomogenea. Cosenza e Reggio Calabria sono in testa. La prima conta 28.636 residenti, mentre la seconda ne conta 27.985. I numeri, negli ultimi anni, hanno toccato picchi mai visti. Le due provincie insieme ospitano il 65,4% dell’intero dato regionale. A seguire Catanzaro con 15.228 immigrati. Crotone si ferma a 8.220 e Vibo è in coda con 6.422 presente.

Ovviamente parliamo di immigrati che si risiedono stabilmente nei territori su citati. Quanto alla nazionalità, i più presenti risultano essere rumeni. A seguire: marocchini, ucraini, bulgari e indiani. Molti di loro operano nel settore privato. Non sono pochi coloro i quali hanno scelto di mettersi in proprio. Sono circa il 7,4% del totale regionale gli imprenditori stranieri. Un luogo comune quello dei mancati scontrini. Muniti di Pos, utilizzabile ad esempio con db contocarta e altre prepagate (approfondimenti suhttp://www.cartedipagamento.com/db-contocarta.htm), operano contribuendo al gettito fiscale. Vivono la Regione come fossero in Patria e possiamo, quindi, definirli i “nuovi calabresi”. Alcune aree hanno addirittura ripreso a popolarsi dopo il loro arrivo.

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