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11:00:00 - 21 MARZO 2016

Joseph Acquaro avvocato calabrese ucciso a Melbourne dalla ‘Ndrangheta. L’Italia chiede le indagini congiunte all’Australia.

Una richiesta sostenuta anche da Nicola Gratteri procuratore del tribunale di Reggio Calabria

Joseph Acquaro avvocato calabrese ucciso a Melbourne dalla ‘Ndrangheta. L’Italia chiede le indagini congiunte all’Australia. -

Dall’altra parte del mondo è arrivata la brutta notizia della morta di Joseph Acquaro, calabrese di 54 anni e padre di tre figli, era stato presidente della Camera di Commercio italiana ed era nel comitato del Reggio Calabria Club, ma Acquaro era conosciuto soprattutto per essere un avvocato di successo, da tempo residente a Melbourne dove era anche comproprietario di una gelateria a Lygon Street, nel "quartiere italiano" di Carlton.

Le indagini della polizia si sono fin da subito concentrate sulla 'ndrangheta, che da tempo è radicata a Melbourne ma anche nel resto dell’Australia, la pista degli inquirenti riguarderebbe l'uomo d’affari Tony Madafferi, esponente di spicco dell’organizzazione criminale, che avrebbe offerto una "taglia" di 200 mila dollari, circa 135 mila euro, sulla vita dell’avvocato.

Il corpo è stato ritrovato da un netturbino verso l’alba vicino la propria auto, l’esecuzione sarebbe avvenuta in puro stile mafioso.

L’avvocato Acquaro nel corso degli anni avrebbe difeso molti boss mafiosi, tra cui Frank Madafferi, fratello di Tony, che adesso sta scontando una condanna per vari reati, tra cui la più grande importazione di ecstasy intercettata al mondo, 4 tonnellate nascoste in barattoli di pomodori pelati provenienti dal porto di Napoli.

Tony Madafferi sospettava che l’avvocato Acquaro rivelasse segreti a un giornalista che indagava sull'Onorata Società in Australia. Era anche stato avvertito dalla polizia che Madafferi stava cercando di far sorvegliare i loro movimenti, ma Acquaro aveva ignorato il consiglio di adottare precauzioni.

Adesso sembrerebbe esserci stata la richiesta tutta italiana di poter intervenire e supportare le indagini, infatti l’Italia ha chiesto all’Australia le indagini congiunte sul caso di omicidio mafioso. Lo ha riferito il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, che ha raccomandato alle autorità locali di agire in modo più incisivo per non perdere la guerra contro la 'Ndrangheta. Le autorità italiane hanno più volte in passato messo in guardia le controparti australiane sui forti legami fra la 'Ndrangheta e numerose famiglie criminali in Australia. La richiesta di indagini congiunte sull'omicidio è sostenuta anche dal procuratore del tribunale di Reggio Calabria Nicola Gratteri. 


Carlotta Tomaselli 

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