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09:18:00 - 25 MARZO 2016

Gioiosa - Processo New Bridge: da New York parla l’agente Fbi infiltrato ‘finanziere corrotto al Porto di Gioia Tauro’

Gioiosa - Processo New Bridge: da New York parla l’agente Fbi infiltrato ‘finanziere corrotto al Porto di Gioia Tauro’  -

Da New York con la famiglia Gambino a Gioiosa Jonica con la famiglia Ursino. Questo, in sintesi, il viaggio che avrebbe fatto un agente dell’Fbi sotto copertura, il suo nome in codice “Jimmy” e ieri pomeriggio davanti al tribunale di Locri in video diretta da New York ha parlato di quell’operazione denominata New Bridge, che ha portato a un maxi sequestro di droga. Un testimone chiave insomma nel processo che si sta svolgendo a Locri e che vedrebbe sotto accusa 12 imputati, accusati a vario titolo di far parte di associazioni finalizzate allo spaccio internazionale di stupefacenti.
Il testimone dell’Fbi ha ripercosso l’intera operazione e gli avvenimenti sotto richiesta dei pm e della dda reggina, ha quindi ripercorso le tappe dell’operazione dal principio, il suo inizio che risale al 2011. Ha raccontato di un uomo, legato alla famiglia mafiosa da qualche parentela, tale Lupoi al quale avrebbe chiesto di riciclare denaro proveniente da armi e droga. Da quel momento i due iniziarono una conoscenza che portò presto “Jimmy” a conoscere Antonio Nicola Simonetta suocero di Lupoi e imputato in questo processo.
Sempre l’agente sotto copertura ha affermato come Lupoi avesse scelto un canale preferenziale per far viaggiare la droga e farla giungere al Porto di Gioia Tauro dove, un agente della guardia di finanza, suo complice, poteva assisterlo a distanza e assicurargli la riuscita dell’affare. 
Un altro importante passaggio è relativo all’arrivo in Italia, prima a Roma poi in Calabria di Jimmy e Lupoi, il quale avrebbe consegnato 3 mila dollari per il noleggio di un autovettura e un cellulare con scheda prepagata. Attraverso Lupoi un altro testimone dell’Fbi, un informatore, dal nome in codice “Sonny”, avrebbe appreso da Lupoi di un soggetto appartenente alla ‘ndrangheta della famiglia Ursino, che sarebbe stato il boss in carica poiché il padre era in carcere. 
L’esame dell’agente sotto copertura proseguirà adesso il 31 Marzo, mentre l’indagine New Bridge rimane il frutto di un lavoro sinergico tra forze dell’ordine e intelligence americana e italiana, con esperti nella lotta alla criminalità, 3 kg di eroina e 5 kg di marijuana sono stati i sequestri portati a termine, nelle province di Reggio Calabria, Napoli, Caserta, Torino, Benevento e Catanzaro. 

Carlotta Tomaselli 

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