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10:23:00 - 25 MARZO 2016

Rizziconi: il Sindaco coraggio scortato dai suoi cittadini nel processo 'Deus' contro il clan Crea

Rizziconi: il Sindaco coraggio scortato dai suoi cittadini nel processo 'Deus' contro il clan Crea -

È iniziata ieri la deposizione dell’ex sindaco Nino Bartuccio nel processo “Deus” che è in corso di svolgimento al Tribunale di Palmi. 
Una deposizione con lo vede come testimone e come vittima, un udienza che sarà sicuramente molto lunga. Le coraggiose denunce del sindaco ribattezzato dai suoi cittadini e dalla stampa “sindaco coraggio” hanno costituito la base per le indagini avviate dalla Squadra Mobile della Questura reggina che nel giugno 2014 ha portato all’arresto di numerosi esponenti della cosca Crea di Rizziconi, ma anche di alcuni consiglieri comunali che, secondo l’accusa, avevano fatto decadere Bartuccio nel 2011, perché non gradito ai Crea. 
A sostenere Bartuccio, il primo sindaco calabrese a testimoniare contro un clan, c'è anche la societá civile. Non era mai successo. Ci sono i ragazzi del Coordinamento di Libera della Piana di Gioia Tauro, i rappresentanti dei Lions, i sindaci di Polistena Michele Tripodi e Cittanova Francesco Cosentino in rappresentanza di Avviso pubblico, l'associazione tra comuni per la lotta alle mafie. E ancora il primo cittadino di Melicucco, Francesco Nicolaci e il presidente della Commisione antimafia regionale, Arturo Bova. 
Una presenza molto importante, segno di un cambiamento, e Bartuccio ringrazia tutti. Ma a ringraziare sono anche i responsabili delle Forze dell'ordine che hanno condotto l'inchiesta e che in queste presenze vedono rafforzato il loro lavoro.
«Da questa mattina mi ripeto che la veritá non ha paura. Io devo solo dire la verità». Con questa convinzione Nino Bartuccio, ex sindaco di Rizziconi, ha affrontato la sua testimonianza contro il potente e violentissimo clan 'ndranghetista dei Crea.
Questa udienza è solo l’inizio, Bartuccio parlerà nelle prossime, ma per quella di oggi è soddisfatto. «È andata. Davvero la veritá non ha paura. Altrimenti che lasciamo ai nostri figli?». E abbraccia teneramente la moglie.

Carlotta Tomaselli

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