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Roccella J.: Entrano nel vivo i riti della Settimana Santa

12:12:00 - 25 MARZO 2016

ROCCELLA J: RAGAZZO NIGERIANO COME APOSTOLO NELLA LAVANDA DEI PIEDI E SIMBOLO DI MARTIRIO

ROCCELLA J: RAGAZZO NIGERIANO COME APOSTOLO NELLA LAVANDA DEI PIEDI E SIMBOLO DI MARTIRIO -

La settimana Santa è la settimana del credente…è quella in cui si accompagna Gesù dall’abbraccio dei suoi discepoli sino a martirio della Croce. E quella settimana in cui si ripercorre ogni tappa saliente del suo sacrificio estremo.

Anche la Locride come ogni anno propone una varietà di celebrazioni che vanno dalla Domenica delle Palme sino al giorno della Resurrezione, il giorno di Pasqua.

Gli appuntamenti variano nei luoghi ma sono fondamentalmente gli stessi…

Giovedì Santo ricorre la Santa messa del Crisma durante la quale si celebra la Coena Domini nelle parrocchie nonché il rito della Lavanda dei piedi fatta a 12 persone come gli apostoli.

Dopo la messa è tradizione del Sud Italia la visita dei Santi Sepolcri, metafora della morte e sepoltura di Gesù.

Il Venerdì Santo è il giorno solenne in cui si celebra la Passione del Signore, ricordando il percorso della Via Crucis che lo ha portato alla crocifissione.

La celebrazione avviene dopo le ore 15 non comprende l’Eucarestia ma la liturgia della Parola e l’adorazione della Croce.

Il Sabato Santo è considerato dalla Chiesa come giorno di silenzio e di lutto in quanto si consacra il mistero della discesa di Cristo agli Inferi. In serata, come da tradizione, si  celebra in tutte le parrocchie la Veglia Pasquale per la Resurrezione, considerata il momento più importante di tutto il calendario Cristiano.

La domenica di Pasqua si svolge nelle vie dei paesi la classica “cunfruntata” , tradizione popolare che rappresenta l’incontro fra il Cristo risorto e Maria.

Una serie di appuntamenti che anche quest’anno coinvolgono i credenti della Locride pronti a redimersi ed a cogliere il meglio del momento più propositivo dell’anno.

A Roccella Jonica nella serata di ieri in occasione della celebrazione del Giovedì Santo, il parroco Don Francesco Carlino ha raccontato ai nostri microfoni l’idea dell’attenzione verso gli ultimi portata avanti dalla parrocchia del paese con l’altare della reposizione avente la finalità di ricordare i credenti perseguitati.

Importante e significativa la scelta di un ragazzo nigeriano come apostolo durante il rito della Lavanda dei Piedi anch’ egli simbolo di martirio, prima di giungere in Italia infatti gli venne spezzata una gamba proprio per dissuaderlo dal professarsi Cristiano.

 

INTERVISTA VISIBILE ALL’ INTERNO DI TG NEWS

 

SARA FAZZARI



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