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10:05:00 - 01 APRILE 2016

Processo 'New Bridge': un contratto da 4 chili al mese per l'esportazione dell'eroina

Processo 'New Bridge': un contratto da 4 chili al mese per l'esportazione dell'eroina  -

Nel corso del processo scaturito dalla maxi operazione antidroga denominata New Bridge, in corso davanti al Tribunale di Locri, dove 12 imputati sono accusati a vario titolo di far parte di una associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Molti degli accusati sono ritenuti appartenenti al clan Ursino di Gioiosa Jonica.
L’indagine New Bridge, nata nell’ambito del protocollo Pantheon, siglato tra Stati Uniti e Italia, ha visto lo scambio di investigatori esperti nel contrasto alla mafia, ed è stata il frutto di un lavoro sinergico tra i due paesi che sono riusciti a sequestrare nel corso dell’operazione 3 kg di eroina e di 5 kg di marijuana.
L’accordo consisteva nell’importazione dall’Italia negli Stati Uniti di 4 chili di eroina al mese, questo quanto riferito da Jimmy, nome in codice dell’agente Fbi infiltrato nella ‘ndrangheta italo-americana, collegato in teleconferenza con il Tribunale di Locri, allo stesso modo aveva già raccontato i dettagli dell’operazione New Bridge e il viaggio da New York con la famiglia Gambino, sino a Gioiosa Ionica con la famiglia Ursino.
Il sostituto procuratore Simona Ferraiuolo della Dda reggina ha ripercorso l’attività svolta dal suo arrivo in Italia, avvenuto nel Luglio 2012, con particolare riguardo alle trattative per l’acquisto di eroina con soggetti ritenuti appartenenti al clan Ursino di Gioiosa Jonica. 
L’investigatore è stato sentito come testimone puro, nonostante l’eccezione, al momento rigettata dal tribunale di Locri, posta dalla difesa di Francesco Ursino, rappresentata dagli avvocati Domenico Lupis e Guido Contestabile che hanno chiesto l’audizione quale soggetto indagato in procedimento connesso, quindi chiedendo l’inutilizzabilità del verbale dell’udienza precedente quando ha avuto inizio la deposizione del teste.
Jimmy ha inoltre parlato dell’ipotizzata apertura di un negozio di mobili al fine di creare un’attività commerciale di copertura del traffico di droga e armi tra Italia e Usa. 

Carlotta Tomaselli 

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