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15:45:00 - 01 APRILE 2016

Seduta Consiglio Sanità: le reazioni e i commenti

Seduta Consiglio Sanità: le reazioni e i commenti -

"Con la seduta consiliare di ieri, finalmente abbiamo posto al centro del dibattito le sorti della sanità". Così il consigliere regionale del Pd Mimmo Bevacqua. "Il documento finale, approvato a maggioranza - prosegue - contiene le linee essenziali di un percorso che dovrà condurre al superamento della fase commissariale, attraverso una interlocuzione serrata con il Governo. Ora, però, per essere davvero credibili, è necessaria la costruzione di una proposta complessiva che affronti in maniera puntuale tutte le criticità di un sistema giunto ben oltre i limiti della sostenibilità. La convocazione degli stati generali della sanità rappresenta il primo step di un ascolto necessario e di una interazione stretta con i soggetti professionali e istituzionali: una riforma seria non può prescindere dall'apporto di chi quotidianamente vive la prossimità dei problemi ed ha la capacità di proporre soluzioni sorgenti dall'esperienza sul campo. In questa fase bisognerà evitare di fare da megafono a spinte localistiche che bloccherebbero sul nascere ogni fattiva ipotesi progettuale. Non si tratta soltanto di mettere mano, attraverso un intervento legislativo unitario, alla ristrutturazione della rete ospedaliera: come ho già ribadito anche ieri, la potestà in materia di programmazione spetta al Consiglio, ma ci sono azioni che già la normativa vigente consente. A cominciare dal recupero e impiego dei fondi per l'edilizia sanitaria, sia per ciò che concerne i nuovi ospedali di Sibaritide, Vibo e Palmi, sia per addivenire ad una soluzione condivisa ed efficace per Cosenza. Ma ciò che assolutamente non bisogna dimenticare è che la rete ospedaliera è soltanto una parte del problema: al centro di una nuova e coerente visione della sanità deve essere posta con forza la questione di quell'assistenza territoriale che è la chiave di volta per evitare il sovraccarico della rete ospedaliera e garantire quella vicinanza ottimale alle esigenze dei cittadini che è l'unica finalità che abbiamo il dovere di perseguire". *** "Il documento della maggioranza sulla sanità approvato in Consiglio porta acqua al mare, perciò l'opposizione non avrebbe mai potuto approvarlo. In sostanza - sostiene il consigliere della Cdl Giusepe Mangialavori - si è persa l'occasione di chiedere al Governo 'amico' di rimuovere, salvo attivarsi in caso contrario anche con una mobilitazione, una struttura commissariale accusata d'inefficienza, incompetenza ed invadenza nelle prerogative costituzionali della Regione. Dal documento si evince il timore della maggioranza di parlar chiaro per non entrare in conflitto col Governo Renzi che continua a non prestare attenzione non solo al diritto alla salute, ma a tutte le emergenze sociali delle aree più svantaggiate del Mezzogiorno. Il Commissario per il Piano di rientro con cui ogni giorno il Presidente della Regione è in forte polemica, è stato nominato dal Governo, ma se il Governo 'amico' non recepisce nessuna delle proteste della Giunta Oliverio rinviando nel tempo una possibile soluzione, è evidente che c'è, insieme ad una sottovalutazione dei guasti che la struttura commissaria sta compiendo, una totale sfiducia del Governo verso la Giunta. É un documento-manifesto privo di concretezza, quando tutti sappiano che, soprattutto in questo frangente, nella sanità c'è bisogno di scelte chiare per riorganizzare il sistema recependo le istanze di ogni territorio. Altro che il richiamo a sedicenti Stati generali che, dopo il flop di quelli sui giovani, non promettono niente di buono". *** "Il dibattito di ieri non ha prodotto un'azione finalizzata a interpretare i bisogni della popolazione e degli operatori". Lo afferma il consigliere regionale Fausto Orsomarso. "Avevamo offerto - prosegue - tutta la nostra collaborazione alla maggioranza per produrre un documento che andasse oltre le polemiche con i commissari ministeriali. Purtroppo è prevalsa la volontà di continuare uno scontro che nasconde beghe interne al Pd. La Calabria ha dovuto affrontare un lungo periodo di sacrifici per l'inopinata gestione del decennio precedente, che aveva portato il deficit a 1,8 mld di euro. Non bisogna dimenticarlo, ne' dimenticare che in quel decennio il centrosinistra commise un errore esiziale, arrivando addirittura ad abolire il ticket in virtù di una contabilità 'orale' che nascondeva la reale situazione finanziaria. Non vi è stata traccia di questi fatti nelle analisi della maggioranza, nemmeno un riferimento alle condizioni dei nosocomi. I grandi hub sono depotenziati, con il 42% dei fondi destinati agli investimenti non spesi. Gli ospedali di frontiera rimangono abbandonati, nonostante sentenze esecutive del Consiglio di Stato. Tutte cose tangibili, cui Oliverio risponde con il candore di chi non amministra. Come forze di opposizione abbiamo una cultura di Governo su temi così delicati, ma non siamo disposti a mettere in secondo piano le esigenze di salute dei cittadini in favore di beghe che sono solo il riverbero di tensioni tra esponenti del Pd. Non possiamo, infine, far passare in secondo piano la vicenda del dott. Mario Campanella che è arrivato a minacciare lo sciopero della fame per rivendicare un diritto sancito da sentenze civili e altri atti. Non è pensabile che la politica si disimpegni rispetto a diritti inalienabili"

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