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18:38:00 - 01 APRILE 2016

COMMISSIONE ANTIMAFIA A LOCRI: SOLIDARIETA' AL SOTTOSEGRETARIO MARCO MINNITI

COMMISSIONE ANTIMAFIA A LOCRI: SOLIDARIETA' AL SOTTOSEGRETARIO MARCO MINNITI -

Nonostante i tempi molto stretti, la conferenza stampa della Commissione Parlamentare Antimafia, alla sua terza missione a Reggio Calabria e la prima missione a Locri dal 2005 anno dal quale mancava la presenza della commissione, è servita a fare il punto della situazione e tracciare un bilancio della due giorni calabrese. "Non ci sfugge che la Calabria per i lavori della nostra Commissione è oggetto privilegiato di attenzione, per quanto la 'ndrangheta sia una realtà mondiale la casa madre resta in Calabria e quindi per noi l'attenzione verso questa terra e verso questa provincia rientra nei fini istituzionali" ha riferito in apertura la presidente Rosy Bindi. "Abbiamo voluto dare una particolare attenzione alla Locride perchè presenta delle criticità che non possono essere ignorate, ha continuato l'On., ne cito una per tutte: la più alta concentrazione di amministrazioni comunali sciolte per infiltrazioni mafiose, solo questo dato è per noi motivo di particolare impegno". 
Subito dopo aver indirizzato un caloroso ringraziamento alle forze dell'ordine per l'ospitalità ricevuta in questi giorni e per la missione svolta contro la criminalità organizzata, Rosy Bindi ha sottolineato i risultati evidenti raggiunti dalle istituzioni negli ultimi anni. A testimonianza di questo impegno, la crescita dei collaboratori di giustizia. "La 'ndrangheta si sente braccata ed è per questo che reagisce", così ha spiegato, in sostanza, gli ultimi atti criminosi che hanno colpito il territorio. Per combattere la criminalità in Calabria, ha evidenziato la Presidente della Commissione, serve la schiena dritta. 
I calabresi devono avere ancora fiducia nella politica nonostante i politici collusi, "ogni cittadino calabrese può diventare un politico non colluso, e questo è l'auspicio che io ho' ha commentato. 
La Commissione ha voluto esprimere, poi, solidarietà al sottosegretario Marco Minniti: "La manifestazione organizzata a Platì martedi scorso è stata una inaccettabile strumentalizzazione delle parole del sottosegretario, il radicamento della ndrangheta e lo strapotere delle cosche a Platì e in Calabria sono un dato di fatto. Minniti non ha forzato la realtà, come qualcuno ha detto. L'accostamento al radicamento jihadista non può offendere i calabresi onesti che amano la loro terra, Minniti con le sue parole ha voluto indicare una chiave di lettura sul radicamento del terrirismo e  quale paragone più efficace può essere fatto? Il sottosegretario ha voluto mandare un messaggio per far capire quanto pericolo può essere un terrorismo che crea consenso intorno a sè come hanno fatto le organizzazioni criminali. E' sorprendente che queste parole abbiano destato tante reazioni strumentali, secondo me, soprattutto perchè le sue parole non possono offendere chi vuole il riscatto di questo territorio" ha concluso la presidente della Commissione. 
Rispondendo, infine, ad una nostra domanda Rosy Bindi ha voluto dire la sua ancora una volta sul caso Platì dichiarando:
"Nella chiesa dove sono cresciuta io le sale parrocchiali ai partiti non si danno. A parte tutto questo è evidente che quella manifestazione è stata assolutamente strumentale da questo punto di vista". 


INTERVISTE ALL'INTERNO DI TG NEWS

ALESSANDRA BEVILACQUA

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