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Antimafia a Locri: Rosy Bindi sul 'Caso Platì'

17:39:00 - 02 APRILE 2016

ROSY BINDI 'ATTACCA' IL VESCOVO DI LOCRI- GERACE

ROSY BINDI 'ATTACCA' IL VESCOVO DI LOCRI- GERACE -

Non è passata inosservata la "critica" mossa dalla Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia al vescovo di Locri- Gerace, ieri, a Locri per concludere la sua due giorni calabrese con un focus sulla Locride. Al centro della stoccata di Rosy Bindi a mons. Francesco Oliva la decisione del presule di concedere la sala parrocchiale di Platì al Movimento Liberi di Ricominciare per poter tenere un dibattito contro le dichiarazioni, da alcuni giudicate offensive, rilasciate dal sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti. Il compagno di schieramento della Bindi avrebbe, infatti, paragonato il livello di radicamento del terrorismo jihadista a Molenbeek a quello della 'ndrangheta a Platì. LdR a questo punto ha indetto una manifestazione pubblica, nella sala canonica, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini indignati. L'accusa della Bindi, dunque, era legata all'utilizzo politico della struttura, ma non solo, la Presidente durante la conferenza stampa, infatti, ha anche puntato il dito contro la presenza in quella sala di persone vicine ai clan locali. "Siamo sorpresi e feriti dalla Chiesa di Platì" ha affermato Rosy Bindi che, poi, ha continuato:  "La manifestazione organizzata a Platì, martedi scorso, è stata una inaccettabile strumentalizzazione delle parole del sottosegretario, il radicamento della ndrangheta e lo strapotere delle cosche a Platì e in Calabria sono un dato di fatto. Minniti non ha forzato la realtà, come qualcuno ha detto. L'accostamento al radicamento jihadista non può offendere i calabresi onesti che amano la loro terra, Minniti con le sue parole ha voluto indicare una chiave di lettura sul radicamento del terrorismo e  quale paragone più efficace può essere fatto? Il sottosegretario ha voluto mandare un messaggio per far capire quanto pericolo può essere un terrorismo che crea consenso intorno a sè come hanno fatto le organizzazioni criminali. E' sorprendente che queste parole abbiano destato tante reazioni strumentali, secondo me, soprattutto perchè le sue parole non possono offendere chi vuole il riscatto di questo territorio" ha concluso la presidente della Commissione. 
Rispondendo, infine, ad una nostra domanda Rosy Bindi ha voluto dire la sua ancora una volta sul caso Platì dichiarando: "Nella chiesa dove sono cresciuta io le sale parrocchiali ai partiti non si danno. A parte tutto questo è evidente che quella manifestazione è stata assolutamente strumentale da questo punto di vista". 
La Presidente della Commissione, inoltre, si è detta sorpresa del fatto che il vescovo abbia solidarizzato con i cittadini di Platì. Eppure, è bene ricordarlo, il vescovo Oliva fin dal suo insediamento nella Locride si è prodigato concretamente e non solo per Platì. 
Con il presule, tuttavia, la Bindi aveva cercato di mettersi in contatto, ma Oliva si trovava in Terra Santa per un viaggio pastorale. Solo al suo rientro in Diocesi il vescovo di Locri- Gerace è venuto a conoscenza di quanto successo.
La Commissione Parlamentare Antimafia, comunque, ha promesso interventi decisi a sostegno dei calabresi, del territorio e delle sue forze dell'ordine. Attenderemo per avere notizie, sperando che non si tratti della solita passerella. 

ALESSANDRA BEVILACQUA 

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