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11:49:00 - 05 APRILE 2016

Rifiuti pericolosi in Calabria? 6 indagati

Rifiuti pericolosi in Calabria? 6 indagati  -

Sono sei le persone indagate in Calabria, tutti amministratori di aziende del settore ambientale, nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza per smaltimento di rifiuti pericolosi dello stabilimento petrolifero Cova di Viggiano (Potenza). E' quanto scrive la "Gazzetta del Sud" nell'edizione di oggi.
I calabresi indagati per alterazione dei codici di identificazione da assegnare ai rifiuti, secondo quanto riporta il quotidiano, sono Salvatore Mazzotta, di 43 anni, Rocco Antonio Aversa (53) e Antonio Curcio (49), della Ecosistem di Lamezia Terme; Giuseppe Fragomeni (73) e Maria Rosa Bertucci (57), rispettivamente amministratore unico e responsabile tecnico della Iam di Gioia Tauro e Vincenzo Morise (69), amministratore unico della Consuleco di Bisignano.
"Alla Iam di Gioia Tauro negli anni 2013-14 sarebbero stati conferiti come rifiuti non pericolosi - riporta ancora il quotidiano - i quantitativi di liquido tossico provenienti da due diverse vasche di raccolta: 1854 + 315 tonnellate il primo anno e ben 25696 + 145 il secondo. Entrambe le tipologie di rifiuto sarebbero state sversate con codice CER 16 ma per le caratteristiche CER 19 02 04 (miscugli contenenti almeno un elemento pericoloso) e CER 13 05 08 (miscugli di rifiuti delle camere a sabbia e dei prodotti di separazione acqua/olio). A Bisignano la quantità di rifiuti smaltiti è pari a 1395 + 174 tonnellate nel 2013 e 844 + 769 tonnellate nel 2014. Stessa cosa alla Econet di Lamezia Terme: 14626 + 905 tonnellate nel 2013 e 65376 + 2956 nel 2014. Alla Mida Tecnologie ambientali di Crotone, infine, sarebbero state trattate 747 + 53 tonnellate nel 2013 e 1647 + 284 tonnellate nel 2014".

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