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10:39:00 - 06 APRILE 2016

RIFIUTI PERICOLOSI IN CALABRIA: INTERVIENE ARTICOLO 32 CALABRIA

RIFIUTI PERICOLOSI IN CALABRIA: INTERVIENE ARTICOLO 32 CALABRIA -

Smaltimento materiali pericolosi prodotti da ENI dal Centro Oli di Viggiano.

 

Siamo ormai abituati a scoprire che la Calabria è stata considerata una terra nella quale scaricare i rifiuti pericolosi fosse una normale attività.

Navigli affondati nei mari, scorie pericolose depositate in zone impervie dalla criminalità organizzata e da faccendieri prezzolati, complici delle aziende che si affidano a questi personaggi per i propri guadagni, a scapito della salute dei cittadini e dell’ambiente?

Ma venire a scoprire che  l'azienda che gestisce il depuratore di Gioia Tauro, abbia accettato materiali che non poteva trattare ci lascia interdetti e preoccupati?

Infatti secondo la Procura di Potenza, come è ormai di dominio pubblico,il depuratore gi Gioia non era in grado di trattare i rifiuti pericolosi che giungevano dalla Basilicata. 

Sono coinvolti anche  anche gli amministratori della Ecosystem, azienda autorizzata al trasporto di rifiuti solidi e liquidi.

La Procura sta indagando su due anni, il 2013 e il 2014, nel corso dei quali migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi sono stati smaltiti nei due impianti calabresi (Iam e Consuleco).

Quali sono i controlli a cui sono sottoposte queste aziende, quali iniziative intende attivare la regione Calabria, affinché si giunga al verificare se le ipotesi della procura di Potenza siano vere?

Quali sono i rischi che corrono le popolazioni vicine al depuratore?

Quali iniziative immediate intende attivare affinché non ci siano rischi di tumori, come dimostrano i dati sulle popolazioni vicine al depuratore?

Quali iniziative intende attivare nei confronti dell’Eni che ha affidato materiali pericolosi ad aziende non adatte allo scopo?

Come intende intervenire presso il Governo e il Ministero dell’Ambiente affinché ci sia una verifica seria sul tipo di materiali che arrivano al depuratore e come intende procedere, ove fosse accertato, nel caso tali comportamenti illegali e pericolosi per la salute dei cittadini continuino?

Presidente Oliverio, Assessore Rizzo, quali indirizzi di verifica avete inoltrato ad ARPACAL? Possiamo vedere i Vostri documenti ufficiali? 

 

Articolo32Calabria                                                                                                                          6 aprile 2016

 

 

 

 

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