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10:36:00 - 08 APRILE 2016

Dati Istat: la Calabria continua ad essere il fanalino di coda dell’Italia

Dati Istat: la Calabria continua ad essere il fanalino di coda dell’Italia -

I dati del rapporto ‘Noi Italia 2016’ dell’Istat confermano lo stato di arretratezza, rispetto al resto del Paese, della Calabria. Numeri preoccupanti soprattutto per quanto riguarda la disoccupazione giovanile e gli omicidi. Le uniche note positive vengono dal comparto agroalimentare.
Gli omicidi e rapine in calo, ma a fronte di un aumento dei furti. I dati Istat, evidenziano che l’incidenza maggiore di omicidi continua a registrarsi in Calabria, con la Campania che invece svetta per il valore massimo di rapine, a fronte del Centro-Nord che presenta i tassi più alti per furti denunciati. E’ di sesso femminile il 31,1% delle vittime di omicidio, e nel 55% dei casi l’assassino è il partner o l’ex partner. 
il rischio criminalità si conferma uno dei problemi più sentiti dai cittadini: nel 2015 la quota di famiglie italiane che hanno percepito un elevato rischio di criminalità è salito significativamente riprendendo il trend di crescita interrotto l’anno precedente.
Il tasso di disoccupazione dei giovani 15-24enni scende di pochi punti percentuali rispetto a un anno prima. Il calo della disoccupazione di lunga durata interessa oltre la metà delle regioni e ha coinvolto soprattutto le donne. Ma al Sud, e in Calabria soprattutto, la disoccupazione rimane un problema reale.
La Calabria poi sfiora il 40% di i giovani 15-29enni che non sono inseriti in nessun corso di studi o formazione. 
I prodotti agroalimentari di qualità si confermano invece una componente significativa del comparto agroalimentare italiano, il nostro Paese in questo settore registra il numero di certificazioni più elevato a livello comunitario. All’interno delle ripartizioni geografiche, al Nord il livello più elevato dell’indicatore si registra in Lombardia, mentre tra le regioni meridionali si distingue Calabria. 

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