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10:39:00 - 08 APRILE 2016

CAPORALATO: LA SCHIAVITU' E' A DUE PASSI DA CASA NOSTRA

CAPORALATO: LA SCHIAVITU' E' A DUE PASSI DA CASA NOSTRA -

Continua l'attività di prevenzione e di contrasto al caporalato e al lavoro nero e illegale nel reggino con il controllo avvenuto, questa volta, in due aziende agricole ed un cantiere edile di Platì e San Luca.
Nel corso dell’operazione, la sedicesima da quando il Prefetto di Reggio Calabria, nel novembre dell’anno scorso ha avviato le prime pianificazioni, sono state identificate 24 persone, tra cui 15 stranieri, e delle quali due state denunciate.
Due le sanzioni amministrative comminate per un importo complessivo di oltre 97 mila euro, per la mancata assunzione di lavoratori, l’omessa tenuta dei registri di carico e scarico di rifiuti speciali e per la mancata autorizzazione di uso di un pozzo di acque pubbliche. L'attività del cantiere edile, date le irregolarità, è stata sospesa.
In Calabria sono continue le operazioni di contrasto al lavoro nero e al caporalato. Recentemente il consiglio regionale, ha approvato delle nuove misure, proposte dal capogruppo del Partito Democratico, Sebi Romeo, per contrastare in maniera più efficace gli effetti negativi del lavoro irregolare ed al fine di ridurre l’impatto dell’economia sommersa sullo sviluppo socioeconomico della regione. Tra i numerosi punti di innovazione che la nuova legge presenta ci sono la responsabilità sociale per le imprese, le campagne di sensibilizzazione, gli elenchi di prenotazione per il settore agricolo, la nascita dell'osservatorio regionale sull'economia sommersa.
La disumanità della porta accanto è spesso invisibile, in una terra che fatica a percepire come tali anche i propri diritti. Lo spiega bene l'ultimo report di "Medici per i diritti umani" nelle sue conclusioni: "La consuetudine a usufruire di strutture precarie e servizi pubblici spesso gravemente al di sotto di standard accettabili, determina un inevitabile quanto preoccupante innalzamento della soglia di accettazione da parte della popolazione locale, portando la stessa ad avere una percezione attenuata e minimizzata dei fenomeni di abbandono e degrado di cui è vittima anche la comunità migrante".
In questo contesto, i caporali sono una presenza quotidiana per almeno il 64% degli immigrati che lavorano nei campi. La schiavitù è a due passi da casa nostra. Per non vederla basta girarsi dall'altra parte.
 
ALESSANDRA BEVILACQUA 

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