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15:21:00 - 08 APRILE 2016

'Ndrangheta:Bindi,Antimafia farà sua parte su politici Rende

'Ndrangheta:Bindi,Antimafia farà sua parte su politici Rende -

"Questo territorio è stato investito da un'inchiesta giudiziaria pesante. Al momento non abbiamo ancora, come Commissione, tutti gli elementi per esprimere un giudizio sulla 'vicenda Rende', ma vi assicuro che li acquisiremo e non mancheremo di fare la nostra parte, come abbiamo fatto per ogni vicenda che si è aperta in questo Paese". Lo ha detto Rosy Bindi nel corso della lectio magistralis sulla Costituzione tenuta all'università della Calabria. Il riferimento della presidente della Commissione parlamentare antimafia è all'inchiesta della Dda di Catanzaro che ha portato agli arresti domiciliari cinque politici rendesi - tra i quali l'ex sottosegretario e ex assessore regionale Sandro Principe - con l'accusa di aver ricevuto il sostegno elettorale della cosca di 'ndrangheta Lanzino.
"Guai ad avere un'idea di Calabria e Mezzogiorno orfano dello Stato, perché si può dare colpa allo Stato se i cantieri non sono terminati, ma no se un sindaco non fa pagare gli oneri di urbanizzazione. Un problema che investe tutti, perché Calabria e Mezzogiorno sono anche orfani di una classe dirigente perbene. E perbene significa liberi da tutti i poteri e soprattutto dai poteri mafiosi". Lo ha detto all'Unical la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi riferendosi alle inchieste su amministratori locali. "Una cosa è certa: il varco per le mafie - ha aggiunto - sono le amministrazioni perché si può usare la democrazia con meno fatica. Per influire sull'elezione di un sindaco o di un consigliere bastano cento voti, basta che un sindaco accetti di imparentarsi con qualcuno che porta voti senza chiedersi da dove vengono. Quando hai preso i voti della mafia la tua libertà di politico è finita". Rosy Bindi ha quindi esortato a "combattere le mafie con la Costituzione, con rigore perché attraverso l'impegno e la conoscenza si vincerà questa battaglia".

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