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10:45:00 - 12 APRILE 2016

‘Risolvere il problema della Diga Timpa di Pantaleo’ intervengono le Associazioni e l’Osservatorio Ambientale Diritto alla Vita

‘Risolvere il problema della Diga Timpa di Pantaleo’ intervengono le Associazioni e l’Osservatorio Ambientale Diritto alla Vita -

Le Associazioni insieme all’Osservatorio Ambientale Diritto alla Vita denunciano la situazione in cui versa la Diga Timpa di Pantaleo nel Comune di Siderno ormai da troppo tempo infatti è nel degrado. 
Su questa questione è emersa la determinazione e l’adesione di tutti gli enti competenti al fine di far sentire il senso di risentimento e di protesta, nonché di disagio, anche economico, per il mancato provvedimento alla soluzione del problema in cui versa quel bacino.
Di questo si è discusso soprattutto durante l’Assemblea del 10 Marzo, a cui hanno partecipato la Consulta Cittadina di Siderno, con l'Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita e il Corsecom, le quali si sono rivolte direttamente alla Presidenza della Regione Calabria, al Dipartimento Agricoltura Regione Calabria, al Consorzio di Bonifica Alto Jonio Reggino, al Ministero delle Politiche Agricole Direzione generale per le dighe, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e alla Prefettura di Reggio Calabria e al Comune di Siderno denunciando la situazione. 
È proprio il Ministero che definisce la Diga sul Lordo una risorsa dotata di tutte le potenzialità per costituire una infrastruttura di grande rilievo per il rilancio dell'economia agricola e turistica del comprensorio Locrideo, e tutto questo anche in considerazione del grosso investimento finanziario di ben 150 miliardi delle vecchie lire, programmato dallo Stato.
Quello che hanno chiesto le Associazioni riunitesi nell’Assemblea è che la Regione Calabria predisponga tutte le necessarie, opportune azioni volte alla definitiva soluzione del problema rendendo quindi fruibile l'opera.
Le associazioni nella loro richiesta hanno inoltre evidenziato che sono già in corso di organizzazione manifestazioni pubbliche e cortei da parte di agricoltori, cittadini e associazioni, i quali si sentono lesi nei propri interessi a causa della mancata distribuzione dell’acqua di quel bacino per il terzo anno consecutivo, avendo prodotto investimenti in funzione del servizio che il Consorzio di Bonifica di Caulonia aveva garantito loro.

Carlotta Tomaselli 

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