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11:00:10 - 13 APRILE 2016

ULTIMA SPIAGGIA: CHIESTI 6 SECOLI DI CARCERE CONTRO I CLAN DELLA JONICA REGGINA

ULTIMA SPIAGGIA: CHIESTI 6 SECOLI DI CARCERE CONTRO I CLAN DELLA JONICA REGGINA -

Ammontano a sei secoli di carcere e tre assoluzioni le richieste avanzata al gup Filippo Aragona dai pm Antonella Crisafulli e Antonio De Bernardo al termine del procedimento abbreviato scaturito dall'inchiesta "Ultima spiaggia". L'operazione fece luce sull'asfissiante controllo del clan Paviglianiti sui Comuni di Bagaladi e San Lorenzo, sulla fascia jonica di Reggio Calabria. Le cosche secondo gli inquirenti avrebbero esteso i propri tentacoli su tutto, dagli stabilimenti balneari alla burocrazia della pubblica amministrazione, dal traffico di droga agli appalti pubblici, dalla microcriminalità agli esercizi commerciali. Una piccola roccaforte che il clan ha saputo difendere anche dagli appetiti dei potentissimi vicini, i Iamonte.
Il potente clan dei Paviglianiti, per l'accusa, avevrebbe instaurato intensi legami con Cosa nostra e in particolare con le famiglie egemoni di Palermo. Le indagini esperite, focalizzando l'attenzione verso i sodalizi operanti lungo la fascia ionica reggina, dimostrerebbero come anche le inimicizie ed i rancori personali tra i vertici delle cosche hanno ceduto il passo davanti alla prospettiva di lauti guadagni: prova documentale di questo assunto è data dall'esame della corrispondenza che Paviglianiti Domenico, vertice dell'omonima cosca, avrebbe inviato e ricevuto da esponenti di primo piano del panorama criminale nazionale.
Secondo gli inquirenti è Domenico Paviglianiti a gestire il tutto, benché recluso, non per le forze dell'ordine non avrebbe perso il carisma che gli ha permesso di occupare i vertici della cosca. Ed è sempre lui a mantenere i legami con le famiglie di cosa nostra.
 Le pene richieste ieri per i 53 imputati variano da uno a venti anni di reclusione. Quella più pesante, 20 anni di carcere, i pm l'hanno avanzata per Luca Bruno Cannizzaro, Angelo Paviglianiti, Settimo Paviglianiti, Angelo Falco, Domenico Favasuli, Giovanni Iacopino e Carmelo Pangallo. 18 anni sono stati chiesti, invece, per Giovanni Gattuso, ammonta a 16 anni di carcere la pena chiesta per Lorenzo Marino, Mario Nucera e Natale Paviglianiti. Per Salvatore Scuderi la pubblica accusa ha chiesto quindici anni e quattro mesi di reclusione, mentre arriva una richiesta di condanna a 14 anni di carcere per Abderrazzak Zamame, Rocco Giovanni Maesano, Antonino Pannuti, Bruno Russo, Antonio Russo e Saverio Paviglianiti. Leggermente inferiori le condanne richieste, infine, per tutti gli altri imputati.

ALESSANDRA BEVILACQUA

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