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12:35:00 - 13 APRILE 2016

REGGIO CALABRIA: 125 OPERE D'ARTE RESTITUITE ALLA COLLETTIVITA'

REGGIO CALABRIA: 125 OPERE D'ARTE RESTITUITE ALLA COLLETTIVITA' -

Da ieri i 125 dipinti, sepolti nel caveau della Banca d'Italia per quasi 4 anni, sono stati restituiti alla collettività.
I quadri di Ligabue, Dalì, Guttuso, De Chirico, Fontana, Sironi, Migneco, Bonalumi, Annigoni e tanti altri verranno esposti al nuovo Palazzo della Cultura di Reggio Calabria il 7 maggio. Il loro riutilizzo sociale è frutto di un impegno dello Stato, che ha subito un danno economico non di poco conto. Grande soddisfazione delle forze dell'ordine, che nella lotta continua alla criminalità hanno restituito allo Stato una bella fetta di storia. Un valore inestimabile nelle mani del boss Gioacchino Campolo detto, anche,  il 'Re dei videopoker'. Le opere, quasi tutte autentiche, sequestrate dalla Guardia di Finanza, si trovavano presso l' abitazione di Campolo in via Paolo Pellicano a Reggio Calabria. Tutte appese alle pareti come una vera e propria galleria d’arte. Simbolo di questa lotta, contro il giro d'affari della mafia rispetto al mondo dell'arte, un crocifisso in avorio del XVII secolo esposto dall'assessore alla cultura e legalità della Provincia di Reggio Calabria Eduardo Lamberti Castronuovo insieme al funzionario della Provincia delegato al Palazzo della Cultura Eduardo Lamberti.
Un nuovo business, quindi, quello dell'arte per la criminalità organizzata. Un investimento conveniente oltre che sicuro che rientra tra primi mercati della criminalità per un giro d’affari stimato attorno ai 10 miliardi di euro. Precisamente il quarto mercato più redditizio del crimine internazionale. 
Si sostiene addirittura che per alcuni traffici di opere d’arte vanno a formarsi gruppi criminali, che una volta terminate le operazioni di falsificazione, furti e reimmissione sul mercato, si dissolvano immediatamente. Un compito non facile, quindi, quello portato a termine dalle forze dell'ordine.

MANUELA MAMMONE 

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