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12:13:00 - 04 OTTOBRE 2014

PRIMARIE PD: AL VIA LE VOTAZIONI DOMANI IN 453 SEGGI

PRIMARIE PD: AL VIA LE VOTAZIONI DOMANI IN 453 SEGGI -

Saranno 453 i seggi allestiti in tutta la Regione in cui domani sarà possibile votare per le primarie di centrosinistra. Le postazioni saranno apete dalle ore 8 alle ore 21 e lo spoglio avrà inizio a operazioni di voto terminate.  Bisognerà, pertanto, attendere la giornata di lunedi per sapere chi tra Mario Oliverio, Gianluca Callipo e Gianni Speranza avrà avuto la meglio. Per votare gli elettori saranno chiamati a sottoscrivere il manifesto del centrosinistra e a contribuire con una oblazione volontaria alle spese organizzative il cui valore minimo è di 1 euro. Se i votanti non corrisponderanno le somme versate, i voti di quel seggio non saranno riconosciuti. Potranno votare tutti i calabresi che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. Gli elettori dovranno recarsi alle urne delle proprie città muniti di documento di riconoscimento e di tessera elettorale. A vigilare sull'andamento delle votazioni ci saranno 1300 persone tra presidenti e scrutatori di seggio, oltre al collegio dei garanti. I risultati di tutte le votazioni confluiranno nella sede regionale di Sant'Eufemia. I presidenti di seggio comunicheranno i dati grazie ad un codice identificativo, ma saranno i verbali a vincolare il risultato. Mentre tutto è pronto per le votazioni di domani, il presidente del coordinamento regionale per le primarie Luigi Incarnato  ha dichiarato di essere fiducioso sul fatto che domani i calabresi sceglieranno il prossimo governatore. Intanto il candidato Gianluca Callipo ha voluto rispondere alla polemica montata intorno alla sua visita all'amministrazione comunale di Locri, "Mi pare, questa,riporta la nota a firma del sindaco di Pizzo, un sintomo di evidente nervosismo in vista dell’appuntamento con le urne". "Tra l’altro, prosegue Callipo, il nostro incontro, pubblico e alla luce del sole, è avvenuto alla presenza del segretario cittadino del Pd, Giuseppe Fortugno". E anche quest'ultimo ha ritenuto necessario fare chiarezza sull'accaduto facendo sapere che la sua presenza all'incontro era dovuta "a motivi di garbo istituzionali e partitico". 
DI ALESSANDRA BEVILACQUA

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