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10:39:00 - 09 OTTOBRE 2014

Apre la Scuola antindrangheta dei preti

Apre la Scuola antindrangheta dei preti -

Prima o poi, doveva tenersi. Un corso vero e proprio che insegni ai Preti come rapportarsi con il malaffare. Oggi la Chiesa parla anche di Malaffare. Le omelie fanno riferimenti a ciò che la chiesa subisce. In un'era in cui la comunicazione assume forme più immediate e di più facile uso, la Chiesa non si sottrae alla nuova "Sete di sapere". Per parlare deve, magari, meglio formarsi. Bisogna far fronte a vecchie e nuove polemiche, ora gli inchini, Basta minimizzare quando alle feste patronali i portantini fanno l'inchino davanti alle case dei boss. O quando, nei paesi, dove ci si conosce tutti, i parroci non usano i toni dovuti - in chiesa e nella società - contro chi crede solo alla sopraffazione. Ci sarà il rapporto fra la chiesa e la 'ndrangheta fra le materie d'insegnamento per gli aspiranti sacerdoti calabresi. Lo ha stabilito la conferenza episcopale calabra, la cui riunione si è tenuta nell'hotel Vallenoce di Decollatura, nel Catanzarese, sotto la presidenza di monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano. Spazio rilevante i vescovi hanno dedicato alla discussione sullo schema presentato da Giovanni Mazzillo, direttore dell'Istituto teologico calabro San Pio X, sull'organizzazione dell'insegnamento sul rapporto Chiesa-'ndrangheta da introdurre nei nostri studentati teologici. Il corso inizierà in via sperimentale nel secondo semestre a Lamezia per tutti gli alunni degli Istituti Teologici calabresi". Il messaggio è chiaro: la religiosità dei mafiosi, quella ostentata nei paesi o quella privata agli altarini dei rifugi blindati, va trattata per quel che è. In luglio ha destato particolare clamore il caso di Oppido Mamertina, con l'inchino della Madonna delle Grazie davanti alla casa del boss ai domiciliari, l'82enne Peppe Mazzagatti. Duro Monsignor Nunnari: "Dispiace che i preti non abbiano trovato la voglia di scappare". Altre processioni patronali sono state cancellate per infiltrazioni mafiose. La più importante, quella dell'Affruntata a Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia. Nella Chiesa di Papa Francesco c'è spazio solo per il perdono, non per aree grigie.

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