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10:41:00 - 09 OTTOBRE 2014

Griglie di partenza per le Regionali

Griglie di partenza per le Regionali -

A nessuno sembra preoccupare la posizione dell'ex Governatore, orami non più un modello, nè lui, pare, nè le sue Città. Scopelliti, Giuseppe, poi, si parlerà anche della Rosanna, ormeggia nell'unico Porto che in questo momento pare possa essere disponibile: Fratelli d'Italia. Il Partito della Meloni sarebbe aperto ad un dialogo con il politico reggino, sempre appetibile perchè è uomo, altresì, di grande esperienza e portatore sano di messe di voti. Per il resto dello scacchiere, il Nuovo Centrodestra in Calabria non c’è più. Ben 56 circoli sul territorio hanno sfiduciato il coordinatore regionale Antonio Gentile e sosterranno il centrodestra anche in mancanza di un accordo unitario. La decisione di Forza Italia di candidare Wanda Ferro come presidente della Regione e lo stallo nelle trattative dopo il tavolo congiunto tra Denis Verdini, Altero Matteoli e Antonio Gentile di fatto hanno fatto saltare il banco delle trattative per le alleanze alle prossime regionali. Il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello ha difeso quello regionale Gentile, ribadendo il concetto: alleanze con FI sì, ma solo su base nazionale. Risposta: in Emilia il niet di Matteo Salvini a Ncd ha blindato l’alleanza FI-Lega, con gli alfaniani che andranno da soli in una lista unica con l’Udc. L’accordo è stato formalizzato ieri da Sergio Pizzolante e Maro Libè. E i Popolari di Mario Mauro? Interpellato sull’argomento, il senatore dice: "Nessuno ci ha chiesto niente né ci ha interpellato. Mentre FI in Emilia ci ha cercato". Anche in Calabria è difficile opotizzare un’intesa: Gentile e Quagliariello non hanno sottoscritto alcun accordo con FI, ma la base di Ncd - i 56 circoli che hanno di fatto sfiduciato il coordinatore - sosterranno Wanda Ferro. Quei circoli fanno tutti riferimento all’ex governatore Giuseppe Scopelliti. Alla base della spaccatura c’è la gestione del partito regionale da parte del senatore Gentile, una condotta criticata perché «tesa a soddisfare interessi personali» e non la linea politica del partito. Critiche anche a Quagliariello, «ricattato da Gentile - spiegano fonti autorevoli - perché ha 5 senatori a lui fedeli e fondamentali per la tenuta della maggioranza di governo. E se Ncd non serve a tenere in piedi Renzi allora non serve a niente e sparisce. Per questo nessuno osa fermare gli sbagli politici di Gentile». Gli scopellitiani pesa e non poco sul territorio: 5 delle 9 liste a sostegno di Dattola a Reggio Calabria portano la firma dell’ex governatore. Così Scopelliti e i suoi fedelissimi hanno deciso di appoggiare Wanda Ferro indipendentemente da quel che decideranno Quagliariello e Gentile. Due le strade allo studio: fare una lista in appoggio o schierare propri candidati nelle liste già in campo. «Ma il candidato migliore per tenere insieme il centrodestra - spiega Mario Mauro - è Scopelliti, ma non l’ex governatore, bensì la figlia del giudice Scopelliti, Rosanna, deputato di Ncd». In ogni caso, dopo i casi di Giacomo Bugaro e Maria Rosi, la fronda calabrese può essere letta come il prodromo di nuovi clamorosi ritorni in FI. Intanto i Nuovi Circoli dei Moderati - Ncd Calabria vicini a Gentile fanno quadrato attorno al senatore, addossando ogni responsabilità a FI «isterica» e «ambigua», perché «oggi ci vuole alleati e domani cerca di indebolirci o addirittura metterci alla porta. In Emilia ci è stato chiesto come Ncd di fare una lista civica, per non innervosire la Lega, andando a ledere la dignità del partito e dei suoi iscritti e militanti. Ha ragione Quagliariello: perché FI in Emilia non ci vuole e in Calabria sì? Gentile sta portando avanti le trattative con grande equilibrio". Nel frattempo domani ci sarà la prima festa di Ncd, che nelle intenzioni dovrà coincidere con la presentazione del Ppe italiano. Una tre giorni che si aprirà domani a Conversano e si chiuderà il 12 a Ceglie Messaica nel corso della quale le forze di maggioranza diverse del Pd manderanno un messaggio a Renzi per modificare il Patto del Nazareno. Fra gli invitati il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il ministro della Giustizia Andrea Orlando. A chiudere la kermesse Angelino Alfano.

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