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11:20:00 - 10 OTTOBRE 2014

SAN LUCA. 'FEHIDA III': PENE TROPPO ALTE, PROCESSO DA RIFARE

SAN LUCA. 'FEHIDA III': PENE TROPPO ALTE, PROCESSO DA RIFARE -

Pene troppo alte. Tutto da rifare per quattro degli imputati dell'inchiesta "Fehida 3" celebrato contro le cosche di San Luca, dalla cui feroce rivalità è nata la faida sfociata poi nella strage di Duisburg in cui morirono sei giovani.  Per volere della Suprema Corte è stata annullata con rinvio, infatti, la sentenza emessa nei confronti di quattro imputati dalla Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria che nell'aprile scorso aveva inflitto otto anni di reclusione a Angela Strangio, sette anni e quattro mesi a Teresa Strangio e Demetrio Colorisi e sei anni e otto mesi a Piero Praticò. Gli imputati a cui era stato riconosciuto la responsabilità di associazione mafiosa, detenzione di armi e favoreggiamento aggravato dovranno, adesso,  ripresentarsi davanti al giudice e affrontare nuovamente il procedimento di secondo grado. Accolto ed esteso anche agli altri tre indagati, dunque, il ricorso presentato dall'avvocato di Colorisi che aveva chiesto di rideterminare le condanne comminate. Il motivo sarebbe legato al fatto che la Corte pur avendo escluso l'aggravante della transnazionalità aveva emesso condanne partendo da un termine troppo alto. E' andata, invece, definitiva la condanna decisa per Giorgio Francesco Madeo, il quale dovrà scontare quattro anni di carcere in quanto riconosciuto colpevole di favoreggiamento aggravato dalle modalità mafiose. La data del  processo bis sarà fissata nonappena la Suprema Corte avrà provveduto a depositare le motivazioni. "Fehida 3", partita in seguito alla mattanza tedesca,  è stata l'operazione, coordinata dall'antimafia reggina, che segnò definitivamente il culmine della faida di 'ndrangheta accesa a San Luca tra i Pelle- Vottari da un lato e i Nirta- Strangio dall'altro. Condannato all'ergastolo, in quanto considerato ideatore di quella strage, è Giovanni Strangio.
ALESSANDRA BEVILACQUA

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