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10:04:00 - 11 OTTOBRE 2014

Calabria prima nelle opere incompiute

Calabria prima nelle opere incompiute -

Miliardi di euro fermi in cantieri interrotti, conclusi, non collaudati o difformi rispetto agli originari progetti. E chi paga sono i cittadini, non solo in termini di soldi ma anche di disservizi. In tutto sono 63 le opere incompiute e finanziate con la legge 6 dicembre del 2011 "Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici" e finalmente resi noti dalla Regione (ultima in Italia) e comunicati dal ministero delle Infrastrutture. C'è di tutto e di più tra inadempienze, blocchi dei contratti, progetti difformi. L'ecatombe delle opere pubbliche è totale. La provincia di Cosenza è la più colpita con 32 cantieri fermi, segue Reggio Calabria con 22, poi Catanzaro con 7 e Vibo Valentia con 2. A Vibo risulta completato ma incompiuto il viale della Pace, mentre a Serra San Bruno risulta in elenco la realizzazione dell'isola ecologica per 650 mila euro. Ma sono a Cosenza, come si diceva prima i maggiori problemi: la discarica di Piano dell’Acqua a Scalea; a Trebisacce ci sono la ristrutturazione della rete idrica e la riqualificazione del centro urbano; a Castrolibero figurano come incompiute la strada che conduce alla discarica e la cittadella per centrale a biogas; a Cetraro i lavori di ripascimento costiero; a Paola i lavori per il recupero di un immobile da destinare a casa di riposo; a Conflenti ci sono la strada di collegamento con San Mazzeo, gli interventi contro il dissesto del centro abitato e quelli sulla scuola Alvaro; c’è anche l’azien - da ospedaliera con i lavori per realizzare un gruppo di continuità. Nel reggino figurano come incompiute a Scilla il collegamento tra Marina Grande e il paese; cinque opere nel piccolo Comune di San Pietro di Caridà; un percorso integrato storico a Cinquefrondi. A Catanzaro spiccano i casi della ristrutturazione dell’area del gasometro, il completamento della fognatura nel quartiere di Piterà e l’ampliamento del palazzo di giustizia corpo D; a Sellia figura il caso del consolidamento del costone di Sant’Angelo. Queste sono solo alcune delle più importanti opere finite nell’elenco del ministero finanziate dallo Stato. Un importo che supera il mezzo miliardo di euro. Ma ce ne sono tante altre non realizzate con milioni di euro provenienti dalla Comunità Europea.

"E io pago". La celebre citazione di Totò calza a pennello per questa nuova crepa delle infrastrutture pubbliche finanziate ma mai completate.

DI PINO GAGLIANO  

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