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16:27:00 - 20 OTTOBRE 2014

RAFFA INTERVIENE SULLA SANITA': 'L'INIZIATIVA DI CALABRESE DOVREBBE ESSERE IMITATA'

RAFFA INTERVIENE SULLA SANITA': 'L'INIZIATIVA DI CALABRESE DOVREBBE ESSERE IMITATA' -

“L’iniziativa  di Giovanni Calabrese  in difesa dell’ospedale di Locri non solo è apprezzabile ma dovrebbe  essere  imitata da altri rappresentanti di enti  elettivi nel cui territorio insistono   presidi sanitari  destinati al ridimensionamento dei livelli di assistenza o allo smantellamento delle strutture”.  Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria, affronta ancora una volta la situazione  relativa alla sanità territoriale che, “in nome della cosiddetta razionalizzazione delle risorse, sta subendo tagli illogici che non incidono sulla spesa complessiva del settore , ma provocano  - sostiene Raffa - la cancellazione di importanti diritti    che tutelano la salute dei cittadini. Nella gente c’è un senso di sfiducia nei confronti dello Stato  e della Regione sull’attuazione di un piano di rientro, concertato al “Tavolo Massicci”,  che mira allo smantellamento dello stato sociale  e alla cancellazione di fatto  di diritti acquisiti dopo anni di dure lotte.  L’esempio di Calabrese dovrebbe contagiare anche quanti sono titolari di responsabilità politico – amministrativa di centri come Melito Porto Salvo,  Scilla, Oppido e altri luogi dove insistono  realtà  sanitarie territoriali che per i servizi forniti sono un punto di riferimento della gente e soprattutto degli assistiti del servizio sanitario. Mi domando a che serve il piano di rientro quando i tagli solo il frutto di una semplice operazione ragionieristica mentre  non si toccano privilegi e rendite di posizione  che sono la causa di una vera e propria emorragia di danaro pubblico? Se il passato ha prodotto scelte illogiche e provocato grande  malcontento è al futuro che dobbiamo  guardare con attenzione, senza farci  coinvolgere emotivamente dalle promesse  di chi   in questo momento elettorale  è alla ricerca del consenso.  Ai candidati alla Regione, i cittadini, e con essi anche noi,  chiedono progetti chiari, impegni certi  rispetto al diritto alla salute e, soprattutto, quale sarà il destino dei presidi sanitari presenti nel reggino.  Idee chiare e non parole che servono solo ad arringare i partecipanti a comizi e convegni, ad alzare l’audience delle  trasmissioni televisive. L’incapacità dell’attuale classe dirigente  ha prodotto, come nel caso della cardiochirurgia,  doppioni e  squilibri: due  centri d’eccellenza a Catanzaro mentre  a Reggio un’analoga struttura, peraltro inaugurata, non è mai entrata in funzione  nonostante gravi sulla collettività il leasing  per il nolo dei macchinari. Qualcuno dovrebbe spiegarci  -  termina il Presidente della Provincia -  se dietro il mancato avvio della cardiochirurgia di Reggio si nascondano  interessi di qualsivoglia natura. Sui centri cuore non  facciamo una questione campanilistica, ma sosteniamo  con forza  la tutela dei diritto alla salute di tutti i calabresi, con particolare attenzione per quelli residenti  in  fasce di territorio penalizzate dalla carenza di reti di collegamento e di mobilità”.

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