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10:57:00 - 23 OTTOBRE 2014

Ciao Professuri!

Ciao Professuri! -

Oggi siamo tornati al Lavoro. Due giorni di profonda angoscia. Martedi Mattina eravamo col solito sorriso, poi la notizia agghiacciante. La morte di Francesco Mazzaferro. Se siamo qui (a Telemia) è grazie soprattutto a lui. Lo sa bene, chi vi parla (memoria storica), lo sa bene l'Editore stesso, di cui il "direttore, senza precisa competenza", è il Padre.

Autentica guida spirituale e foriero di grandi insegnamenti. Per Lui non eravamo dipendenti, ma figli suoi, complici del futuro, di suo figlio e del buon nome della Famiglia. Ci mancheranno le sue pacche sulla spalla e le sue tante compagnie nei lunghi e snervanti montaggi. Qualche dritta nelle News, qualche limatura nei rapporti con la gente, spesso osannata, il più delle volte criminalizzata, a seconda del taglio.

U professuri "Cicciu Mazzaferru" ha lasciato nella cittadina un vuoto. Un vuoto davanti all'Edicola Scali, alla Calura, in Piazza, ancor prima, nel mondo della Scuola e della Cultura in genere. Se ne va all'improvviso ed ancor non ci rendiamo conto.

Mancherà a noi, alla sua Famiglia, al piccolo Francesco al quale non verrà corrisposto nessun emolumento più, delle cinque euro dal Nonno, recente e vero compagno di merende.

Per quarant'anni è stato maestro ed educatore di diverse generazioni di studenti, molti dei quali oggi sono degli ottimi professionisti in vari settori della nostra società.

Ciccio era anche un poeta, un'attività quasi sottaciuta di cui andava fiero ma era schivo alle celebrazioni. La sua poesia, di forte ispirazione sociale, la custodiva gelosamente, e solo in poche occasioni le dava in pasto al pubblico. Mancavano è vero, anche le occasioni, e quelle poche, anche se fuori paese, le hanno sempre riservato podi.

In uno dei pochissimi concorsi letterari in cui partecipò (es. il "Trichilo a Siderno, nel 2011), il prof. Mazzaferro arrivò al secondo posto con una poesia in cui si riferiva ai temi dell'Emigrazione. Tema di forte attualità: "'A porta du paradisu".

Di un'altra poesia conserviamo viva memoria. E' "Terra spinusa". Riferita alla sua terra. Vicini al grande dolore della moglie Anzia Lombardo, dei figli Giuseppe e Antonello e di tutti i familiari, per come variamente manifestato in questi ultmi due giorni, vorremmo rivederlo, risentirlo, lo abbiamo fatto rivivere come è nostra maniera congeniale, al TG di Oggi, con un ampex. Oggi al ritorno entro le mura della nostra Televisione è parso come praticare "Terra spinusa". Ciao professuri!

di Pino Gagliano

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