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18:39:00 - 24 OTTOBRE 2014

Residenza MigraMenti a Badolato, domenica sera va in scena 'Fino all’ultimo sguardo'

Residenza MigraMenti a Badolato, domenica sera va in scena 'Fino all’ultimo sguardo' -

Al via a Badolato l’ultima tranche di appuntamenti previsti per il 2014 dalla residenza “MigraMenti. Poetiche del viaggio”, gestita dalla compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi al teatro comunale, nell’ambito delle residenze teatrali finanziate dalla Regione Calabria, che andrà a completare il piano triennale del progetto. I primi spettacoli in programma saranno due e andranno in scena nel fine settimana: sabato 25 con inizio alle ore 17.00 ci sarà “Odisseo. Lo sbarco di Nessuno”, per la rassegna di Teatro per ragazzi e famiglie. Domenica 26, alle ore 18.00, salirà sul palco il Teatro di prosa con “Fino all’ultimo sguardo. Ritratto messicano di Tina Modotti”, diretto da Nicola Zavagli, con Beatrice Visibelli.

Se per il primo appuntamento ad andare in scena sarà una rivisitazione in chiave ironica da parte di Alessandro Feudale Rosellino dell’Odissea di Omero, per il secondo si andrà nel campo biografico, tracciando un ritratto della mitica Tina Modotti, donna straordinaria e bellissima, grande attivista politica e grande fotografa.

Tina Modotti era partita a 17 anni dall’Italia, su una nave piroscafo, alla volta degli Stati Uniti. La sua meta era la California, il suo sogno nella valigia era Hollywood, la mecca del cinema, quella dei pionieri e di Rodolfo Valentino. Subito, grazie al suo fascino latino, riuscì a realizzare questo primo sogno. Ma non le bastò: la sua inquietudine, la sua voglia di scoprire la spinsero verso altri orizzonti. Incontrò gli uomini della sua vita e con loro condivise le strade del mondo. Ed eccola in cammino, un lungo viaggio attraverso il deserto della California oltre la frontiera verso il Messico. Era il Messico dei fermenti post-rivoluzionari, delle feste irredentiste, di balli e di tequila, ma anche di una gran voglia di vivere e di cambiare il mondo, di sottrarlo alle ingiustizie, di battersi per i diseredati. Il Messico per Tina fu anche la scoperta della fotografia. Sotto il suo sguardo inquieto raccolse la poesia di quella terra e di quel momento indimenticabile della Storia. Ma poi questa voltò pagina, e Tina venne accusata falsamente di avere attentato al Presidente, facendola espellere dal suo amatissimo Messico. Tina salì di nuovo su una nave, con una valigia carica d’amore, di sogni e di rivoluzione. Tornò in Europa, dove la Storia ribolliva e fermentava: lei fu lì, inseguendo altri amori, un’altra vita, ma portando una valigia piena di piccoli capolavori, le sue fotografie, che rivivranno anche sul palco di Badolato, fluttuanti sopra una grande vela, in scena. 

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