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10:55:00 - 25 OTTOBRE 2014

Il Vescovo Oliva scuote i Sindaci della Locride

Il Vescovo Oliva scuote i Sindaci della Locride -

Il nuovo Vescovo ha, verosmilmente, terminato il suo primo tour conoscitivo del teritorio di sua competeza: la locride. Una terra difficile e si sarà presto reso conto il nuovo pastore che già, in qualche uscita pubblica ha mostrato interesse estremo e già abile consigliore per risolvere qualche problema. più tra tutti può però darsi da fare con i fatti sono i politici e per primi i Sindaci del territorio. Dopo averli ringraziati per l'accoglienza, li responsabilizza, maggiormanente. "Dal vostro impegno e dalle vostre scelte intelligenti e lungimiranti dipendono le sorti della terra". Li invita ad emarginare quella mediocrità, tanto presente nella classe politica che allontana la gente e soprautto i giovani dalla Politica stessa. E' manifesta la seria preoccupazione per la lenta agonia dei piccoli centri del comprensorio ionico reggino e suggerisce alcune soluzioni. Parole già udite nelle tante uscite finora fatte da Oliva sulla riflessione necessaria e d'assieme sul futuro dei piccoli Centri, che vediamo lentamente morire, nonostante dalla gente salga la richiesta di volerli ancora aperti alla speranza e alla vita. Possiamo rimanere inerti dinanzi alla morte lenta alla quale li vediamo condannati inesorabilmente, assistendo alla perdita graduale, pezzo dopo pezzo, dei loro agganci di vita? I segni di questa morte lenta sono il graduale spopolamento, le strade dissestate, i mezzi di comunicazione insufficienti, le scuole che vanno chiudendo, i presidi sanitari sui quali incombe la minaccia di essere ridimensionati sulla base della logica del risparmio economico, unico principio o valore al quale ormai i tempi ci vogliono abituare per valutare il giusto e il bene. Il tutto mescolato in una logica perversa, ma inesorabile, di causa ed effetto, che bisogna spezzare con energia e tempestività". Monsignor Francesco Oliva si dice convinto che occorre inventare qualcosa che possa imboccare la strada dello sviluppo economico, creando lavoro per porre così le premesse perché la gente resti in essi, perché le nuove famiglie accettino di rimanere sul posto. Ci metteremo così in un punto di forza per rivendicare strade, scuole, servizi socio-sanitari". Bisogna inventare qualcosa, afferma il vescovo di Locri - Gerace, che generi lavoro ed economia, tenendo conto dell’esistenza di fondi nazionali ed europei. Oliva, infine si scusa se "ho invaso -dice- un campo non di mia competenza" e l'augurio "a tutti gli amministratori di rendere un servizio alto per il bene e la crescita della nostra terra".

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