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11:52:00 - 27 OTTOBRE 2014

'BREAKFAST': DA REGGIO GUAI IN VISTA PER IL PROCURATORE AGGIUNTO MILANESE ALFREDO ROBLEDO?

'BREAKFAST': DA REGGIO GUAI IN VISTA PER IL PROCURATORE AGGIUNTO MILANESE ALFREDO ROBLEDO? -

Probabili nuovi guai in vista per il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, nei confronti del quale la procura della Repubblica di Brescia ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di violazione del segreto istruttorio. E i guai in questione arriverebbero proprio dalla Calabria, da Reggio Calabria per l’esattezza, città dalla quale è partita l’indagine denominata Breakfast a firma del pm Giuseppe Lombardo. A rivelare l’esistenza ed il contenuto del fascicolo rovente sono le pagine di “L’Espresso”, in edicola da venerdì scorso. Nel dettaglio Robledo sarebbe stato intercettato dagli investigatori della Dia tra il 2012 e la primavera del 2013 mentre era intento a parlare con Domenico Aiello, avvocato del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e uomo monitorato dai magistrati reggini. Il contenuto della telefonata, secondo quanto riportato, racconterebbe di un Aiello che rimprovera a Robledo l’essere troppo accanito contro il Carroccio nell’inchiesta sui fondi regionali. In questo caso il pm milanese avrebbe rivelato ad Aiello che l’inchiesta avrebbe poi riguardato anche altri partiti, circostanza questa poi effettivamente verificatasi. Nel corso delle telefonate poi sarebbe emersa anche un’altra circostanza ovvero quella secondo la quale i due conversanti avrebbero cercato di concertare manovre destinate a colpire l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, che in quei giorni era in lizza con Maroni per la presidenza della Regione Lombardia. Sospetti questi che hanno fatto si che le conversazioni captate da Reggio fossero dirottate ai pm di Brescia che ora hanno aperto un fascicolo. Per i magistrati reggini infatti ci sarebbero gli estremi per approfondire la situazione e valutare l’eventuale esercizio dell’azione penale mentre, stando a voci di corridoio, pare che per i colleghi di brescia siano orientati a chiedere l’archiviazione. Ora occorrerà certamente ascoltare l’intera conversazione intercorsa tra Aiello e Robledo per comprendere se esistano o meno gli estremi per la configurazione del reato di rivelazione del segreto d’ufficio.

MARIA CHIARA CONIGLIO  

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