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12:41:00 - 05 NOVEMBRE 2014

ESTORSIONI ED USURA: 4 ARRESTI A VILLA SAN GIOVANNI

ESTORSIONI ED USURA: 4 ARRESTI A VILLA SAN GIOVANNI -

Quattro persone sono state fermate dalla Polizia di Stato accusate, in concorso tra loro, di usura, estorsione e violenza privata, delitti aggravati dal metodo mafioso. L'indagine avrebbe consentito di accertare l'esistenza di un presunto sodalizio criminale, contiguo secondo le indagini ad una cosca di 'ndrangheta, operante nel territorio di Villa San Giovanni e comuni limitrofi, che secondo gli investigatori esercitava un'illecita e redditizia attività usuraria ai danni di alcuni imprenditori e professionisti locali, costringendoli, con minacce e violenza, a corrispondere mensilmente ingenti interessi.Professionisti e imprenditori nella rete di un presunto sodalizio criminale, contiguo secondo le indagini, ad una cosca di 'ndrangheta, operante nel territorio di Villa San Giovanni e comuni limitrofi: erano costretti a corrispondere mensilmente ingenti interessi usurai. A stringere i professionisti in una morsa asfissiante fatta di minacce ed estorsioni , quattro persone, arrestate queata mattina::

Angelo Renato Franco cl. 52 residente in Villa San Giovanni
Giancarlo Apice cl.80 residente in Villa San Giovanni.
Cosimo William Apice cl.71
Antonino Alvaro cl.88 residente in Sinopoli (RC).

Secondo quanto accertato dalle indagini, i fratelli Apice, in concorso tra loro, in corrispettivo di un prestito di 30.000,00 euro elargito ad una dello loro vittime, si erano fatti promettere e dare interessi usurai pari a 1.500,00 mensili e poi concordare la consegna, a garanzia del residuo debito pari a 29.000,00 euro, derivante dalla parziale restituzione del capitale, di sei assegni dell'importo di euro 5.500 ciascuno per un totale di euro 33.000,00, con l'accordo che gli Apice li avrebbero dovuto trattenerli per poi riconsegnarli alle rispettive scadenze dietro pagamento del corrispondente importo in contanti.
I due, constatata la contrarietà della vittima al pagamento avevano consegnato i titoli di credito ad Antonino Alvaro, legato alla cosca di 'ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli, confidando nella sua "forza intimidatrice" . "Abbiamo consegnato i tre titoli di credito a persone alle quali non avrebbe potuto dire "no"", così avrebbero minacciato l'imprenditore per indurlo a pagare gli interi importi veicolati dai titoli di credito rimanenti.
Ai fratelli Apice viene contestata la tentata estorsione aggravata dall'art. 7 della Legge 203/91, mentre ad Alvaro il reato di violenza privata aggravata modalità mafiose, atteso che avrebbe compiuto atti diretti a costringere la vittima a ritirare la denuncia di smarrimento di assegni da lui sporta il 20.06.2014, facendo leva sulla forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed omertà che ne deriva
L'indagine ha permesso, altresì, di scoprire il reato di usura praticato anche da Angelo Renato Franco che, nella fattispecie, in corrispettivo di un prestito di 15.000 euro, elargito ad un imprenditore locale, si era fatto promettere e dare interessi usurari pari a 1.100,00 mensili dal novembre 2012 all'ottobre del 2014.
Lo stesso è accusato, altresì, di estorsione per aver minacciato il suddetto imprenditore a presentare all'incasso i tre assegni da quest'ultimo emessi a garanzia del prestito usurario, costringendolo ripetutamente a corrispondere mensilmente l'interesse usurario, così da procurarsi un ingiusto profitto.
In ambito della stessa operazione, condotta con l'impiego di un notevole numero di operatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di P.S. di Villa San Giovanni e del Reparto Anticrimine di Siderno , sono state eseguite - in ottemperanza a quanto disposto dall'A.G. - complessivamente sette perquisizione domiciliari rivolte a diversi soggetti interessati alla vicenda in questione.
Tutti i destinatari di fermo sono stati assicurati alla giustizia e condotti presso le competenti case Circondariale.

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