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18:56:00 - 05 NOVEMBRE 2014

Minacce all'operatore ed editore Graziano Tomarchio

Minacce all'operatore ed editore Graziano Tomarchio  -

Oggi raccontiamo una storia, e delle storie.  La prima è quella dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, che ieri hanno protestato in tante città della Calabria bloccando anche l’imbarco dei traghetti a Villa San Giovanni; poi quella dei sindacati; e l’altra è quella del nostro Graziano Tomarchio che, nella sua quotidiana operosità dedita alla ricerca di notizie e fare informazione, è stato vittima di alcune minacce. Motivo: non diffondere alcune video-immagini riguardanti delle tensioni tra i sindacati presenti al blocco a Villa San Giovanni e alcuni lavoratori LSU ed LPU. Ci rendiamo conto che il nervosismo tra i lavoratori, che da ben tredici mesi non percepiscono l’ombra di uno stipendio e i sindacati che tentano di rappresentarli è altissimo. Con un governo che fa “ le orecchie da mercante” e che continua a rimandare le decisioni con fantomatiche “cabine di regia” e tavoli romani. Ma come tante volte avviene, in questi casi, l’informazione va incontro a queste situazioni, fatte di uomini e di donne in difficoltà, per diffondere, amplificare, aiutare a comprendere cosa sta accadendo intorno a noi. E, soprattutto, far capire all’opinione pubblica che quando ci sono dei disagi, come scioperi, manifestazioni di protesta, blocchi dei traghetti e di altro genere, come è avvenuto ieri, l’informazione è presente, innanzitutto, per far capire cosa sta accadendo ed evidenziando una protesta che, in questo caso, è giusta e sacrosanta. Non occorre minacciare e offendere il lavoro altrui. Le minacce, è meglio lasciarle ai prepotenti, alla tracotanza di questo momento storico, ai pseudo mafiosi, perché chi si onora di rappresentare le istanze dei più deboli non può permettersi atteggiamenti arroganti in quanto ne va di mezzo la credibilità dello stesso sindacato. Lasciateci fare il nostro lavoro perché potete ricavarne solo dei benefici…informare è un diritto. Minacciare NO! E sicuramente ci vedremo in piazza alla prossima manifestazione…E come se ci vedremo…c’è da giurarci!

 

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